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Mutui e sovraindebitamento

Per far fronte all'inflazione, nell'ambito dei Mutui e sovraindebitamento, il Consiglio direttivo della BCE ha innalzato il tasso dei muti di 50 punti base. Un analisi di questo processo, fatta dalla Federconsumatori

di Patrizia Romano

di Yuliana Andrea Trengia

Lo scorso 16 Marzo, per far fronte all’inflazione, il Consiglio direttivo della BCE (Banca Centrale Europea) ha deciso di innalzare il tasso dei muti di 50 punti base. Pertanto, i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, e sui depositi presso la Banca Centrale saranno innalzati al 3,50% e 3,75% con effetto dal 22 Marzo 2023. Per quanto riguarda il PEPP (Pandemic Emergency Purchase Programme) programma disposto per contrastare l’emergenza Covid, il Consiglio direttivo intende nuovamente investire in modo flessibile il capitale rimborsato sui titoli in scadenza fino alla fine del 2024.

Aumento dei tassi di interesse

La Banca Centrale Europea ha anche aumentato i tassi di interesse. Il tasso di deposito è ora al 3%. Il livello più alto dal 2008, in aumento del 3,5% rispetto al minimo dell’estate scorsa. Mentre si continua ad affrontare il problema dell’inflazione.

Dal punto di vista normativo, nella giurisprudenza di merito si è sviluppato un articolato dibattito sulla possibilità di prevedere, nella proposta di piano del consumatore o nell’accordo di composizione della crisi di cui alla L. 3/2012, il rimborso, alla scadenza convenuta delle rate, e alla fine del contratto di mutuo garantito da ipoteca iscritta sul bene immobile del debitore, mantenendo le scadenze originarie delle rate previste dal piano di ammortamento, escludendo di fatto dalle procedure, il creditore ipotecario considerato “estraneo” poiché destinato alla completa soddisfazione del proprio credito.

Legge salva suicidi

La legge 3/2012, entrata in vigore nel 2015 è detta anche “legge salva suicidi”. Questa rappresenta la soluzione per le persone che versano in gravi condizioni economiche. Ovvero in uno stato di sovraindebitamento e non riescono a pagare e a sostenere i debiti che hanno accumulato nel corso del tempo. Anche per questo motivo, nel corso dell’ultimo anno, secondo Beatrice Rubini, Direttore della linea Mister Credit di Crif (Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria), i flussi di credito erogato alle famiglie sono cresciuti in modo significativo. Sono cresciuti per riportarsi sui livelli non troppo distanti da quelli pre-Covid. In particolare, la dinamica è stata positiva per il credito al consumo e per il comparto dei mutui. Mentre i prestiti personali hanno risentito ancora degli effetti della crisi generata dalla pandemia.

Situazione in Sicilia relativamente ai Mutui e sovraindebitamento

In Sicilia nel corso del 2022 sono stati erogati mutui per due miliardi. Le nuove erogazioni a tasso variabile sono tornate a crescere, anche se il 60% è ancora stipulato con tasso fisso. I mutui sono cresciuti per la clientela più giovane. Anche se nel 2023 si è visto un incremento di circa 3 punti percentuali dei tassi di interesse rispetto al dato del 2022. Sicuramente per i giovani sarà più facile richiedere un mutuo con l’arrivo di una proroga della garanzia dell’80% sulla quota capitale dei mutui under 36. È stato approvato un emendamento. Emendamento, volto a far slittare dal 30 giugno al 30 settembre il termine per presentare domanda di accesso al Fondo garanzia prima casa. Questo, per supportare i giovani under 36 con un ISEE (Indicatore Situazione Economica Equivalente) inferiore ai 40 mila. Inoltre, per gli under 36 è stata introdotta la defiscalizzazione totale per l’acquisto di immobili. Il provvedimento dopo l’approvazione dell’Aula della Camera verrà trasmesso al Senato per la conversione in legge entro il 9 luglio.

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