Imprenditoria femminile. A noi piace molto parlare di donne. Raccontare le loro storie. A volte, raccontiamo storie di donne semplici, che, con amore e intelligenza, svolgono il proprio ruolo di madre, di moglie, di figlia, di sorella. Ma anche storie di donne in carriera, che, con lo stesso amore e spirito di intraprendenza, svolgono ruoli di amministratrici a capo di enti o aziende popolate prevalentemente da uomini. O, ancora, di donne di successo, che, sempre con lo stesso amore e con tanto talento, raggiungono traguardi di notorietà.
Storia di un’imprenditrice
Quella che vi raccontiamo oggi, è la storia di una donna imprenditrice, Antonella Di Ganci, siciliana doc, che, dopo una lunga esperienza e tanta gavetta nel settore, fonda un’azienda; Vitulia srl. Un’azienda, diventata leader nell’introduzione di macchinari nelle proprie destinazioni d’uso (posizionamento on site). Un’introduzione che, talvolta, avviene anche attraverso percorsi specifici e complessi, valorizzando sempre il processo di vendita.
Capiamo meglio come funziona l’imprenditoria femminile in Sicilia attraverso il suo racconto.
Antonella Di Ganci
Antonella Di Ganci fonda Vitulia srl nel 2019, dopo un’esperienza quinquennale nel settore.
Attraverso Antonella raccontiamo il percorso di tante donne, che con coraggio e intraprendenza hanno intrapreso un percorso, sino a qualche anno fa, dominio degli uomini: il settore imprenditoriale.
Quando scopre la sua vena imprenditoriale, ce lo racconta lei stessa.
Fin da giovane ho avuto sempre una curiosità sconfinata in tutto ciò che mi circonda e che desta il mio interesse, per poter osservare, imparare, approfondire, leggere. E ho scelto di avere sempre un approccio costruttivo ed intraprendente nell’accogliere nuove sfide e progetti lavorativi. La vena imprenditoriale credo ci sia sempre stata, anche quando ho avuto il ruolo da dipendente. In quanto non mi sono mai limitata a svolgere le mie mansioni: mi sarei annoiata.
Divergenze di genere
Quanto è più difficile per una donna sfondare nel settore imprenditoriale ed essere a capo di un’azienda, rispetto a un uomo?
Non credo che sia più difficile rispetto ad un uomo. Ciò che conta è la personalità di ognuno a prescindere dal sesso.
Pregiudizi nei confronti di una donna a capo?
Riscontra ancora molti pregiudizi nei confronti della donna nell’imprenditoria femminile in Sicilia o pensa la donna stia iniziando il suo percorso in discesa, dopo un lungo percorso tutto in salita?
I pregiudizi esistono in entrambi i sessi. Per la mia esperienza ciò che conta è l’approccio coerente ed intelligente, affidabile e capace nei confronti delle persone, delle situazioni.
Requisiti per avere successo nell’imprenditoria femminile
Quali requisiti deve avere una donna per essere a capo di un’azienda con molti dipendenti di sesso maschile?
I requisiti che deve avere sono gli stessi di quelli di un buon imprenditore uomo. Non c’è differenza, ripeto. Deve solo essere centrata e fare bene in quanto responsabile dei posti di lavoro occupati dalle proprie risorse umane. Con un vantaggio a mio avviso: che le donne spesso sono dotate di un’empatia maggiore per comprendere alcuni aspetti caratteriali dei propri dipendenti.
Divario tra Nord e Sud
In Sicilia riscontra le stesse difficoltà quando si confronta con il contesto territoriale, rispetto al Nord, in cui esistono regioni con una maggiore vocazione imprenditoriale, rispetto al Sud?
Le differenze purtroppo ci sono e sono tangibili, a vantaggio del Nord. Per la cultura e la formazione, sono pro attivi. I meridionali, quelli ‘volenterosi’, che hanno soprattutto un pensiero WIN TO WIN, riescono sempre a essere preminenti.
Una risposta
Sei bravissima!!!! Continua così…