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‘Utopies’ di Manfred Roth vincitore del Sicilia Queer Film Fest, edizione 2012

di Redazione

‘Utopies’ di Manfred Roth, miglior cortometraggio della seconda edizione del 

Sicilia Queer Film Fest

 

di Giulia Noera 

‘Utopies’ di Manfred Roth, pellicola francese che narra di un incontro su internet e di un percorso nella banlieu parigina alla scoperta di un mondo nuovo, è il cortometraggio vincitore del Sicilia Queer Film Fest, edizione 2012. La giuria internazionale del festival, formata da Matteo B.Bianchi, Emma Dante, Vincent Dieutre, Fabio Grassadonia e Mark Pariselli ha motivato la sua scelta dicendo che Utopies “con un linguaggio poetico e sperimentale, sospende lo spettatore tra la realtà del presente e il desiderio di un futuro che sembra solo traccia evanescente di utopie già consumate”.

Inoltre,altri due premi sono andati a ‘Lunchtime’ di Keo Wolford e ‘Last Kiss’ di Charles Lum, rispettivamente il Premio speciale della Giuria e Miglior cortometraggio ‘low budget’. 

Lunchtime “per la messa in scena semplice e coraggiosa dell’incontro fra un bambino e un uomo che nella reciproca comprensione e accettazione trovano un riparo dall’ottusità del mondo che li circonda”; mentre Last Kiss “per la rapidità e l’originalità grazie ai quali un bacio è contemporaneamente gesto di protesta e dichiarazione d’amore eterno”.

Affiancate alla Giuria Internazionale, anche la Giuria del Coordinamento Palermo Pride e la Giuria dei 100 Autori, che hanno scelto cortometraggi differenti. 

La Giuria del Coordinamento Palermo Pride, ha voluto assegnare i suoi premi al cortometraggio “Down Here”, ‘perchè ‘riesce a ricordarci la tragedia dei suicidi delle/degli adolescenti omosessuali, con un messaggio non di disperazione ma di dirompente coraggio e speranza.’; inoltre una menzione speciale al corto “Cupcake: a zombie lesbian musical”, ‘perchè ‘travolgente, dissacrante, ironico ed autoironico manifesto dell’orgoglio Lesbico.’  

La Giuria dei Cento Autori , composta da Chiara Agnello , Anne Riitta Ciccone e Marco Simon Puccioni,  ha assegnato invece i seguenti premi :miglior sceneggiatura a “Polaroid Girl”, di April Maxey  “per la geometria della narrazione che, in modo simmetrico e puntuale, rappresenta con garbo l’evoluzione naturale di una storia d’amore nata da un incontro casuale e fortunato. Per la cura dei dialoghi e la fluidità della recitazione delle due brave attrici che da questi ne deriva. Per il binario parallelo delle due tracce, quella della vita sessuale e quella della vita lavorativa, che intrecciandosi sul finale, mostrano come la realizzazione come essere umani passa attraverso l’appoggio e l’approvazione di chi ti ama per quello che sei. Per la naturalezza dello sviluppo di questa semplice e normale storia d’amore.

 E poi menzione speciale al soggetto originale, con iscrizione per l’anno corrente all’Associazione per l’autrice, a “Dildotettonica per principianti”, di Silvia Corti , inserito nella sezione  Italiana Queer,  “corto onesto, graffiante, diretto, ironico, veramente queer. Forse il più queer di tutti i corti anche della sezione in concorso. La narrazione di questo cortometraggio passa attraverso la descrizione sincera di una donna che non pone limiti al suo essere e alla sua sessualità che continua a scoprire e stimolare ogni giorno, grazie all’emancipazione da una forzata definizione di se stessi, dei propri gusti e della propria evoluzione umana. Liberata e liberatoria l’idea di una sessualità che alla fine si riconosce nella Non definizione di un raggio d’azione limitato e che diventa una nazione aperta, senza confini, recinzioni e dogane.”

La serata di premiazione, che ha decretato il successo finale di tutta la settimana del festival, è continuata con la proiezione in lingua originale de ‘Il richiamo’, intensa pellicola dell’italiano Stefano Pasetto: una produzione italo argentina che racconta la passione travolgente di due donne italiane a Buenos Aires (Sandra Ceccarelli e Francesca Inaudi) in un viaggio iniziatico che le porta letteralmente alla ‘fine del mondo’ nella selvaggia immensità patagonica. 

E, dopo la proiezione del cortometraggio vincitore dell’edizione 2012, il festival si è concluso con l’anteprima mondiale di ‘Bad boy street’, dell’americano Todd Verow, maestro del cinema new queer: una commedia romantica che ha salutato con ‘qualità’ il pubblico del Sicilia Queer Film Fest, dando l’appuntamento all’edizione del prossimo anno

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