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Sistema “ Kiss and fly ”: Federconsumatori chiede che Enac faccia chiarezza

Sistema “ Kiss and fly ”: Lillo Vizzini di Federconsumatori Palermo chiede che sia fatta chiarezza sull’articolo 3 dell’ordinanza...

di Federconsumatori

L’ordinanza non è chiara! La raffica di multe che sta facendo tanto arrabbiare gli automobilisti che transitano per l’area a traffico controllato (ZTC) dell’aeroporto Falcone Borsellino pone alcuni interrogativi che vanno quanto prima chiariti.

 

a cura di  Federconsumatori Palermo

L’Enac deve fare, una volta per tutte, chiarezza su un passaggio dell’ordinanza, con precisione l’articolo 3, ‘Tempo di permanenza’: All’interno della Ztc è consentito il transito e la sosta dei veicoli.

La sosta non può superare i 15 minuti dalla rilevazione dell’ingresso dall’impianto elettronico.
Un passaggio controverso che non fa chiarezza nel caso in cui l’automobilista esca dalla zona Kiss and fly e sia costretto a dover rientrarvi.
I due tempi si sommano?
Tutto lascia pensare di si.

Un interrogativo a cui neanche i vigili del comune di Cinisi hanno dato risposte certe.

“Chiediamo a gran voce al Presidente Enac Vito Riggio che si faccia chiarezza sull’articolo 3 dell’ordinanza. Un atto dovuto verso quei tantissimi automobilisti che si ritrovano a dover pagare grappoli di multe – chiede Lillo Vizzini di Federconsumatori Palermo.

Lillo Vizzini
Lillo Vizzini

E ribadisco, ancora una volta – continua – che l’importo della sanzione è una esagerazione. Se si vuole evitare il legittimo sospetto che si tratta di un provvedimento per fare cassa, si adotti il sistema dell’aeroporto di Bologna: 10 minuti di sosta gratuita negli stalli dedicati. Se si sfora  – conclude il presidente di Federconsumatori Palermo – si paga l’eccedenza del tempo di sosta alla cassa automatica, ma alla stessa tariffa dei parcheggi a pagamento. Niente multa.

Un modo corretto per non spremere ulteriormente i cittadini”.

In realtà, per un minuto e sei secondi di sforamento, 96 euro tra multa e spese di notifica. Federconsumatori chiede l’immediata rimodulazione della ordinanza sulla sosta al Falcone Borsellino.
L’ordinanza aeroportuale, KISS AND FLY, comunque comincia a dare i suoi frutti: tanti viaggiatori indignati e una pioggia di multe piombata sui distratti automobilisti che dal 1° dicembre 2015, data dell’entrata in vigore, sono transitati, e hanno sostato per più di 15 minuti, nell’area arrivi e partenze dell’aeroporto Falcone Borsellino.

Sono tantissimi i cittadini che stanno telefonando allo sportello della Federconsumatori di Palermo, infuriati per le notifiche di multe a raffica ricevute, dopo avere sforato i 17 minuti (15 più due di tolleranza) per la sosta gratuita in aeroporto. Anche per pochi secondi di ritardo, in alcuni casi, c’è chi ha ricevuto sei notifiche di multe.

A tanti lo sforamento di pochi secondi sta costando un esborso di 96,23 euro per multa e spese di notifica. Più che per ragioni di sicurezza, l’entrata in vigore dell’ordinanza sembra predisposta per rimpinguare le casse del comune di Cinisi e dei parcheggi della Gesap.

Non solo. Vengono monitorate tutte le vetture, senza alcuna distinzione, che transitano, conducenti e passeggeri compresi, con buona pace della privacy.

“Indubbiamente la nuova ordinanza sulla sosta in aeroporto sembra modulata per far fare cassa al comune di Cinisi e obbligare i parenti dei viaggiatori a servirsi dei parcheggi della Gesap – ribadisce Lillo Vizzini di Federconsumatori Palermo. L’importo della sanzione, poi, è una autentica esagerazione. Gli automobilisti in transito non possono e non devono diventare i finanziatori del comune di Cinisi e della Gesap.  Inoltre – aggiunge Vizzini – lo spauracchio del ritardo del volo incentiva le soste degli automobilisti nei posti più impensati e pericolosi, quali le corsie di emergenza del tratto autostradale limitrofo l’aeroporto.

Il fatto che tanti singoli automobilisti hanno ricevuto più di una multa significa che la segnaletica non è sufficientemente esaustiva. Inoltre, tutta questa fretta a far partire la Ztc è anch’essa dannatamente sospetta. Si poteva far partire l’ordinanza dopo l’apertura del nuovo parcheggio a tariffazione più economica.

“Nelle more –conclude – chiediamo che la sosta sia consentita per 30 minuti. I cittadini sono già abbastanza spremuti da tasse e balzelli vari”.

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