Un buon piatto di pasta è capace di metterci di buonumore. Con l’arrivo della primavera arriva anche il periodo della raccolta delle fave, dei pisellini ma anche quella del finocchietto selvatico che grazie alle ultime piogge cresce rigoglioso in campagna e nella montagna. L’elaborato presentato è molto simile alla “frittedda” sia nella preparazione che nella definizione. Si tratta di un piatto della tradizione siciliana, irrinunciabile e che segna il cambio di stagione.
Ingredienti:
400 gr pasta ditali ricci di semola di grano duro
150 gr cipolla julienne
q.b. olio extra vergine d’oliva
350 gr favette fresche private dalla ‟pellicina”
350 gr pisellini freschi
90 gr finocchietto fresco
350 gr ricotta di pecora fresca pastorizzata
50 gr pecorino grattugiato semi stagionato
q.b. sale e pepe
Procedimento per la preparazione della pasta:
Rosolare la cipolla julienne con l’olio extra vergine d’oliva.
Nel frattempo lessare il finocchietto, scolare e riservare l’acqua di cottura per lessare la pasta. Aggiungere un po’ d’acqua di cottura del finocchietto alla cipolla rosolata precedentemente, unire anche il finocchietto tritato, i pisellini e le favette. Continuare a cuocere fino a cottura ultimata, aggiustare di sale e pepe.
Lessare la pasta, scolare e saltare in padella con il condimento realizzato in precedenza. Finire aggiungendo del pecorino semi stagionato grattugiato. Servire con del condimento sopra, una cucchiaiata di ricotta fresca appena riscaldata, un ciuffetto fresco di finocchietto e per ultimo un filo di olio extra vergine d’oliva.