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Emergenza ludopatia: ecco come riconoscerla e contrastarla

Inizierà la prossima settimana il ciclo di seminari che, promosso dall'Associazione Elementi Aps, mira a fornire ai docenti gli strumenti per intercettare e contrastare la ludopatia nei ragazzi. Dalle 15 alle 17, il venerdì, a partire da venerdì 4 febbraio, l'appuntamento è online per parlare de “Il disturbo da gioco d’azzardo: inquadramento, epidemiologia del fenomeno, diagnosi e terapie”. La partecipazione ai seminari è gratuita.

di Clara Di Palermo

Il fenomeno della dipendenza dai dispositivi elettronici, che può portare a comportamenti a rischio e al gioco d’azzardo, è in continua crescita e sta assumendo dimensioni sempre più rilevanti, avvicinando sempre più la ludopatia. I “pathological gamblers”, cioè le persone che hanno una dipendenza accertata dal gioco d’azzardo, sono ormai presenti in ogni fascia di età, sesso, razza e livello sociale con una maggiore impennata per le fasce deboli.
Inoltre l’uso, ma forse sarebbe meglio dire l’abuso, dei dispositivi elettronici, in parte giustificato dal ricorso alla necessaria didattica a distanza a causa della pandemia, in età sempre più giovane, costituisce un rischio.

Un focus su questa dipendenza e sul rischio ludopatia sarà fatto nel corso dei seminari gratuiti promossi dall’Associazione Elementi per fornire metodo e strumenti ai docenti delle scuole per aiutare i ragazzi vittime dalla ludopatia. La partecipazione ai seminari è gratuita. Informazioni al numero 3296509941

Ne abbiamo parlato con uno dei docenti dei seminari, il dottor Giuseppe Maniaci, PhD Psicologo Specialista in Psicologia Clinica e Psicoterapeuta, Dottore di Ricerca in Neuroscienze e Disturbi del Comportamento (UOC di Psichiatria, Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “P. Giaccone”, Professore di Psicologia Clinica e Psicologia Generale Dipartimento di Biomedicina, Neuroscienze e Diagnostica Avanzata (BIND) dell’Università degli Studi di Palermo).

Dottor Maniaci, quali i segnali che possono essere chiaro indice di una dipendenza del giovane dai dispositivi elettronici?
“È necessario intanto sottolineare che la comunità scientifica non è unanime nel ritenere l’uso eccessivo di internet e dei digital devices come una vera e propria dipendenza, paragonabile quindi ad altre come il gioco d’azzardo o la dipendenza da sostanze. D’altra parte, è sempre più frequente osservare nella pratica clinica i segni e i sintomi che bambini e adolescenti riportano in seguito ad un utilizzo sempre più precoce e sempre più marcato dei vari dispositivi elettronici. Alcuni segnali che, se riscontrati nei nostri figli, devono attrarre la nostra attenzione sono:

  • Sensazione di irrequietezza e/o irritabilità quando il bambino/ragazzo non gioca;
  • Tra una sessione di gioco ed un’altra è assorbito da pensieri legati al gioco;
  • Mente ad amici o a familiari sulla quantità di tempo trascorso a giocare;
  • Tende ad isolarsi dagli altri per passare più tempo a giocare;
  • Prova sentimenti di euforia quando è connesso;
  • Tende ad avere una cattiva igiene personale;
  • Tende a saltare i pasti;
  • Ha una sensazione di affaticamento e fatica nel fare le cose che dovrebbe fare;
  • Ha emicrania dovuta a intensa concentrazione o affaticamento degli occhi;
  • Ha un’alterazione del ritmo sonno veglia”.
gioco bambini

La ludopatia, un pericolo dietro l’angolo

Dai videogiochi al gioco d’azzardo online il passo è breve? Un bambino che passa tanto tempo con i videogiochi quante probabilità ha di diventare un adulto affetto da ludopatia?
“I giochi online e il gioco d’azzardo condividono molte caratteristiche e vari studi scientifici dimostrano che i bambini con tratti temperamentali associati ad un uso problematico di internet sono a maggior rischio di sviluppare un futuro disturbo da gioco d’azzardo”.

Lo schermo di un dispositivo che effetto ha sul cervello dei bambini?
“È stato dimostrato che l’esposizione cronica alla luce blu artificiale ha conseguenze di vasta portata sulla salute e i bambini possono essere particolarmente a rischio.
C’è un impatto negativo sulla salute dei nostri bambini su 5 aree importanti.

  1. La costante sovraesposizione alla luce blu, soprattutto di notte, confonde il cervello e altera il nostro orologio biologico naturale.
  2. Si associa a ridotta capacità di apprendimento e allo scarso rendimento scolastico.
  3. Numerosi studi hanno trovato un’associazione tra l’uso dello smartphone dopo l’ora di andare a letto con la cattiva salute mentale negli adolescenti;
  4. La luce blu può penetrare in profondità nell’occhio, raggiungendo la retina, il che rende gli alti livelli di esposizione alla luce blu un rischio per la salute degli occhi.
  5. Esiste un legame comprovato tra un più alto indice di massa corporea (BMI) nei bambini e più tempo sullo schermo dalla visione della TV”.

Quanto serve proibire l’utilizzo dei dispositivi elettronici? Cosa deve e può fare un genitore?
“Per i genitori di oggi non è facile rapportarsi a questo tema senza considerare quanto sia pervasivo e dilagante l’utilizzo dei digital devices in età infantile. In molti casi risulta necessario far utilizzare ai figli i dispositivi elettronici e in pandemia sono stati fondamentali ad esempio per la DAD. Quindi qualunque consiglio dovrebbe sempre essere contestualizzato e deve tenere in conto quanto sopra detto. L’utilizzo di qualunque dispositivo elettronico per i bambini deve avvenire sempre sotto la guida del genitore o di un adulto che sia in grado di controllare il contenuto che viene erogato, il tempo che il bambino passa a guardare quei contenuti e che possa spiegare al bambino quello che può rischiare di essere un messaggio fuorviante e negativo. Se viene stabilito un rapporto di fiducia e di guida durante l’infanzia sarà più probabile che anche in adolescenza il ragazzo si faccia guidare dai genitori.
Come regola generale, molte Associazioni scientifiche come l’American Academy of Pediatrics scoraggia l’uso dei media da parte dei bambini di età inferiore ai 2 anni e raccomanda di limitare il tempo sullo schermo dei bambini più grandi a non più di una o due ore al giorno”.

Dalla ludopatia alla violenza?

L’abuso dei digital devices, puo scatenare comportamenti violenti o, addirittura, criminali?
“Non c’è una causalità lineare, ovvero non si può dire che chi usa i videogiochi violenti in età infantile diventerà un ragazzo o un adulto violento. Tuttavia, diversi aspetti personologici correlati all’abuso di videogiochi violenti, come l’impulsività, la ricerca di novità e di sensazioni forti, sono gli stessi che vengono rilevati in ragazzi e in adulti violenti. L’uso reiterato e precoce di videogiochi violenti, quindi, può associarsi a comportamenti violenti a scuola o in famiglia, ma quel che rimane un importantissimo fattore protettivo è quanto i genitori sono in grado di guidare, fermare, proteggere e stimolare un bambino sin dalle prime fasi di sviluppo”.

Ci sono terapie?
“Alcune terapie psicologiche e farmacologiche sono indicate in questi casi e riportano dei buoni tassi di efficacia; tuttavia, lo strumento principale rimane la prevenzione”.

Si è abbassata l’età di giovani vittime dei dispositivi elettronici e poi, del gioco d’azzardo?
“Purtroppo l’età si è abbassata e la pandemia che stiamo vivendo di certo non ha aiutato”.

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