Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – Testata di approfondimento fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalist* indipendenti

C’era una volta l’India e c’è ancora di Antonio Ortoleva

di Redazione

Un viaggio di conoscenza del continente indiano attraverso un testo ricco, puntuale e appassionante. Antonio Ortoleva racconta  ‘C’era una volta l’India e c’è ancora’

A cura della  Redazione 

Il diario di viaggio C’era una volta l’India e c’è ancora è un viaggio di conoscenza del continente indiano attraverso un testo ricco, puntuale e appassionante; suggerisce percorsi e consigli utili, infonde profumi di spezie e di fiori cerimoniali. In una modalità diversa dalla guida classica, offre informazioni che guardano sia alla vita di tutti i giorni – degli indiani e dei molti stranieri che lì hanno trovato una seconda casa –  sia alle premesse necessarie per comprendere un popolo che ci sorprende per il suo sorriso sereno, per un approccio alla vita che non prevede frustrazione, che considera povero – sulla scorta dell’insegnamento di Ghandi – non chi non ha niente, bensì chi possiede troppo e pretende sempre di più. Insomma, un singolare viaggio nel misterioso continente indiano tra tradizioni ancestrali e modernità: senza soluzione di continuità dall’antica spiritualità a Gandhi, da New Delhi allo sfruttamento del territorio da parte delle multinazionali.
Come un novello Pasolini, poco più di cinquant’anni dopo, il giornalista siciliano Antonio Ortoleva ci accompagna in un viaggio di conoscenza del magico continente indiano attraverso questo testo ricco e appassionante congegnato sia come guida – per chi raggiunge l’India per la prima volta o per chi invece non ci andrà mai, ma vuole comunque saperne di più – sia come piccola antologia su chi dell’India ha già scritto: partendo dalle luminose figure di mistici per arrivare allo stile di vita indiano e ai confronti continui con l’occidente.
Il saggio si muove tra la vecchia e la nuova realtà del subcontinente indiano. Realtà che sembrano convivere e intersecarsi senza frizioni né disagi nella maggior parte della popolazione.

Il testo è suddiviso in dodici capitoli, ognuno dedicato a un tema: dall’inquadratura di New Delhi, alla spiritualità; dalle città sacre al rapporto tra gli indiani e gli animali; dallo sfruttamento di queste terre da parte delle multinazionali estere, agli italiani che lì hanno trovato una seconda casa. Un appassionante diario di viaggio nel Nord dell’India poco ragionato, nel senso che esprime e racconta visioni non mediate dalla mente, specialmente dalla mente occidentale.
Un album fotografico completa il libro, insieme con una breve antologia dedicata ai mistici indiani che hanno affascinato l’Occidente negli ultimi cinquant’anni.

“Racconto l’incanto della mia prima volta in India – dice Ortoleva. Incanto che nasce dagli splendidi colori della terra, del paesaggio, dei tessuti indossati, ma anche dalla forza con cui questa gente affronta il disagio, alzando sempre di più l’asticella della sofferenza.

Antonio Ortoleva, è giornalista professionista – redattore per trent’anni al Giornale di Sicilia sede centrale di Palermo – già cronista culturale presso quotidiani e periodici, e direttore del Gr di Radio Cento Passi.

C’era una volta l’India e c’è ancora – Navarra Editore – è disponibile in tutte le librerie nazionali

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