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“Bentornata Primavera” . Il Palazzo Monumentale delle Poste di via Roma apre le porte

di Redazione

Presentate stamattina, presso la sala conferenze del Palazzo Monumentale della Poste di via Roma, le visite guidate all’interno dello storico edificio, previste nell’ambito della manifestazione “Bentornata Primavera”, l’iniziativa dell’Amministrazione Comunale per promuovere e valorizzare, nell’arteria di via Roma e delle piazze limitrofe, lo svolgimento di progetti ed eventi tematici che esaltino l’arrivo della primavera, come risveglio economico/culturale e di promozione della città.

Erano presenti all’incontro, il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, l’Assessora alle Attività Produttive, Giovanna Marano, l’Assessore alla Cultura, Andrea Cusumano ed il Direttore della Filiale di Palermo 1 di Poste Italiane, Lucia Buonomo.

Per visitare il Palazzo delle Poste è necessario effettuare una prenotazione, telefonando da domani, 13 aprile, al numero 091/7404659, dalle ore 8.30 alle ore 12.30.

Poste Italiane così conferma la volontà di condivisione, col territorio, del proprio patrimonio storico ed artistico, aprendo ai cittadini il Palazzo storico di via Roma sede delle Poste centrali di Palermo. Il Palazzo diventa una delle tappe dell’iniziativa “Bentornata Primavera”, manifestazione promossa dall’Amministrazione Comunale per promuovere e valorizzare le eccellenze artistico e culturali della città. Venerdì 21 aprile (dalle 9.00 alle 19.00), sabato 22 e sabato 29 aprile (dalle 9.00 alle 15.00) sono previste visite guidate per accompagnare i partecipanti alla scoperta dei tesori del gioiello architettonico, esempio del razionalismo futurista. I visitatori, grazie al contributo volontario di esperte/i e, storici dell’arte, studenti del liceo scientifico Cannizzaro e dell’accademia delle belle arti, organizzati in gruppi di 15 persone con turni ciascuno di trenta minuti, potranno ammirare le cinque tele di Benedetta Cappa Marinetti “Le Vie di Comunicazione”, ospitate nella sala Conferenze.  Palazzo Poste, sala conferenze
“Con orgoglio abbiamo aderito all’iniziativa per valorizzare  il nostro  patrimonio storico ed artistico, in coerenza con i nostri valori di prossimità, inclusione e condivisione con il territorio. Il nostro obiettivo è contribuire alla diffusione del patrimonio storico presente nella città per rafforzare il nostro legame con il tessuto sociale. Il Palazzo delle Poste è infatti spesso visitato da scolaresche e associazioni culturali”. E’ quanto ha affermato Lucia Buonomo, direttore della filiale 1 di Palermo, durante la conferenza stampa di presentazione della manifestazione.

Per il sindaco Leoluca Orlando “Un importante pezzo della nostra storia si apre alla città e lo fa grazie alla sinergia fra amministrazione comunale e poste italiane. I palermitani avranno una nuova opportunità di scoperta del proprio patrimonio, visitando un luogo carico di storia e significati, che troppo spesso siamo abituati a vedere soltanto come un “ufficio” e che è invece tassello importante nella storia di via Roma e dell’intero centro cittadino”. 
Secondo l’assessora alle attività produttive, Giovanna Marano “un ringraziamento va a Poste Italiane per avere dimostrato gande sensibilità e vicinanza al territorio attivando solidale disponibilità per il percorso di animazione e rigenerazione di via Roma dischiudendo un patrimonio futurista unico al mondo”.
Per visitare il Palazzo delle Poste è necessario effettuare una prenotazione telefonando, a partire da domani, 13 aprile , al numero 091 740 46 59 dalle ore 8.30 alle ore 12.30.

L’architettura dei Palazzi delle Poste progettati fra le due guerre mondiali costituisce una pagina importante nella storia dell’architettura del Novecento.
Negli anni Trenta si confrontano (e spesso si scontrano) in Italia correnti che interpretano in modo diverso il carattere monumentale che questi Palazzi non possono non avere.  Palazzo Poste bianco e nero
Alla monumentalità delle grandi facciate si affianca il dinamismo dell’epoca moderna, caratterizzato dal vortice incessante delle corrispondenze, delle comunicazioni telegrafiche via cavo o via radio, dal ronzio degli apparati telegrafici Hughes e Morse, dalle centrali della posta pneumatica.
Edifici in cui la monumentalità è accompagnata da una progettazione dettata da principi di funzionalità: grandi saloni, dotati di banconi, scrivanie e abat-jour accolgono il pubblico, con spazi distinti per la corrispondenza, i vaglia, i risparmi e i telegrammi; spazi altrettanto ampi accolgono gli imponenti macchinari e apparati.
I Palazzi delle Poste, progettati da ingegneri e architetti come Angiolo Mazzoni, ( che ha progettato il Palazzo delle Poste di Palermo, inaugurato nel 1934), Adalberto Libera, Marcello Piacentini, Roberto Narducci, Cesare Bazzani, Franco Petrucci, Giuseppe Vaccaro, hanno lasciato un segno nella storia dell’architettura del secolo scorso.
All’interno di questi edifici, design e arte si incontrano spesso grazie alla presenza di opere d’arte espressamente realizzate. Non solo le allegorie della comunicazione di Fillìa, Prampolini, Benedetta Cappa Marinetti, ma anche opere di artisti come Guglielmo Sansoni (Tato) a Gorizia e Palermo, Gino Severini ad Alessandria, Mario Sironi a Bergamo, Guido Cadorin e Matilde Festa Piacentini a Gorizia, solo per citarne alcuni.

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