A proposito di questi due…
Segnalazioni cinematografiche
Un altro mondo (Un autre monde, Francia, 2021) di Stéphane Brizé con Vincent Lindon, Sandrine Kiberlain, Anthony Bajon, Marie Drucker
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Un altro mondo
Una (ex) moglie depressa, un figlio ricoverato per un forte esaurimento, una figlia che studia in America (in quell’età dall’avvenire roseo che pare un ricordo lontanissimo): i membri della famiglia di Philippe (un Lindon intimamente affranto) potrebbero essere estensioni di questo dirigente d’azienda, marionetta stritolata dalla multinazionale da cui dipende, intenzionata a ridimensionare (di nuovo) il personale. Estenuanti riunioni dove la logica capitalistica, incapace di scorgere i bisogni dei lavoratori e perfino di nominarli, preserva solo se stessa, mentre il manager lotta umilmente, pronto a rinunce che né i capi né gli ignari dipendenti sanno apprezzare. L’eccellente Brizé e il suo fedele protagonista, dopo La legge del mercato e In guerra, chiudono un’ideale trilogia, dilaniante ma necessaria.
Lunana – Il villaggio alla fine del mondo (Lunana: A Yak in the Classroom, Bhutan/Cina, 2019) di Pawo Choyning Dorji con Sherab Dorji, Ugyen Norbu Lhendup, Kelden Lhamo Gurung, Pem Zam
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Lunana – Il villaggio alla fine del mondo
Una parabola su uno svogliato maestro bhutanese in fissa con la musica pop e proiettato verso l’Australia, costretto a un incarico in una sperduta località montana priva d’ogni comodità (perfino la corrente elettrica è un lusso raro e per favorire il riscaldamento ci sono gli yak), che possiede grazia e semplicità universali. Il lungo viaggio a piedi (otto giorni!) per raggiungere il villaggio attraverso paesini dalle popolazioni sempre più sparute prelude a e coincide con un cambiamento di prospettiva agevolato dal profondo rispetto tributato all’insegnante da alunni e abitanti dell’isolato luogo.