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WindJet: Riggio, trattativa Alitalia era equivalente di rifinanziamento

di Redazione

Il motivo per cui la compagnia aerea low cost catanese, WindJet, ha continuato ad emettere biglietti anche se non poteva onorare l’impegno del servizio è stato spiegato dal presidente dell’Enac, Vito Riggio, durante la trasmissione ‘Prima di tutto’ su Rai1.

 di Giulia Noera

 

 “Quando una compagnia che non ha più i mezzi previsti dal regolamento europeo ha però in corso una trattativa con un progetto credibile che pubblicamente, come in questo caso, da gennaio dichiara di voler acquisire, noi seguiamo la trattativa e consideriamo questa trattativa come equivalente di un rifinanziamento della compagnia dal punto di vista del regolamento europeo”.
 “Lo abbiamo fatto per Alitalia – continua Riggio – e in quel caso ha funzionato. In questo caso, tra l’altro, la trattativa era pubblica e le notizie sulle difficoltà finanziarie della compagnia erano altrettanto pubbliche fino all’8 di agosto. 
La mattina dell’8 di agosto, a seguito di un ultimatum che personalmente avevo trasferito alla compagnia, era stata data a noi l’assicurazione che l’accordo stava per chiudersi ed era soggetto ad alcune condizioni. Nella serata dell’8 è arrivata la doccia fredda: la fine della trattativa e Windjet stessa è venuta a consegnare la licenza”. 
Poi per aiutare i viaggiatori che avevano biglietti Windjet, “abbiamo subito istituito un’unità di crisi, abbiamo chiesto a tutte le compagnie italiane che operavano sulle tratte eseguite da Windjet di non lasciare nessuno a terra e infatti a parte il primo giorno, nessuno è rimasto a terra, tutti hanno potuto fare un biglietto, ovviamente avranno pagato, sia pure a prezzi il più possibile agevolati”. 
È stato possibile evitare il caos grazie alle altre compagnie, che ringrazio per la sensibilità e che hanno dato la disponibilità a fare tutto questo lavoro intanto fino al 15 settembre che era il picco maggiore e dopo quella data probabilmente continueranno, io mi auguro, fino a fine settembre. 
Dopo il problema non sarà più così acuto perché le nostre stime sono di un drastico calo di passeggeri”. 
Per evitare che la compagnia venga destinata al commissariamento, arriva da un gruppo siciliano una proposta per salvare WindJet. Si tratta di una cordata rappresentata da Roberto Corrao, specialista in medicina aeronautica e titolare di Aviomed, impresa che si occupa del trasporto aereo dei malati.
L’ipotesi allo studio della cordata di casa è quella di un”affitto per stralcio degli asset indispensabili alla ripresa immediata dei voli. In pratica, verrebbe pagato l’affitto delle licenze di volo, degli slot utilizzati e del personale, ovvero piloti, tecnici e assistenti di volo. Il piano, insomma, si limiterebbe ad assicurare la continuità aziendale della compagnia, ma non terrebbe conto dei debiti e, di conseguenza, non escluderebbe il ricorso al concordato preventivo”.

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