Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – Testata di approfondimento fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalist* indipendenti

Voglia di cinema!

di Redazione

Vi consigliamo…di Massimo Arciresi

 

Lo sciacallo – Nightcrawler (Nightcrawler, USA, 2014) di Dan Gilroy con Jake Gyllenhaal, Rene Russo, Riz Ahmed, Bill Paxton 

Uno spiantato che non disdegna il furto pur di rimanere a galla si reinventa video-operatore freelance: grazie a uno scanner radio e, in seguito, a un navigatore umano (poco rispettato, in verità), il cinico procacciatore di immagini riesce ad arrivare sul luogo di un incidente o di un delitto prima di chiunque altro, a riprendere il sangue (che poi verrà ipocritamente oscurato) e a mandarlo in onda in tempo per il primo tg del mattino, complice una responsabile di rete che non se la passa bene. Poco importa se qualcuno, riverso su un selciato o un pavimento, avrebbe potuto essere salvato. La degenerazione del voyeurismo d’oggi in pochi cenni, fra dialoghi disarmanti che non possono riempire i vuoti dell’anima, magnificamente rappresentati dal bianco degli occhi sgranati del viscido, inarrivabile Gyllenhaal. 

 

Oppure… 

Il mio amico Nanuk (Midnight Sun, USA/Canada, 2014) di Roger Spottiswoode, Brando Quilici con Dakota Goyo, Goran Visnjic, Bridget Moynahan, Kendra Timmins 

Esempio sempre più infrequente di cinema d’avventura spensierato, e non particolarmente curato (se non nelle riprese artiche a cura del co-produttore figlio d’arte Brando Quilici), ecco un’operina per famiglie su un testardo – eppur consapevole – ragazzino (Dakota Goyo, già in Real Steel e Noah) che decide di riportare un giocoso e simpaticissimo (almeno lui) cucciolo d’orso polare alla madre, affrontando i ghiacci del Canada settentrionale, dapprima con una guida (il rude Goran Visnjic), poi, a causa delle circostanze, da solo. Un doppio salvataggio dall’esito annunciato, ma almeno educativo. 

 

La frase della settimana

 

«Le parole sono menzogne, le parole sono trappole.» La battagliera docente d’arte Juliette Binoche ai suoi allievi, praticamente a contrastare gli insegnamenti del professore d’inglese (incline alla bottiglia) Clive Owen, che non per niente le ha dichiarato una “guerra” concettuale, in Words and Pictures (id.,USA, 2013) di Fred Schepisi.

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