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Valutazione sì, demagogia mai

di Redazione

Istituito l’Ente di valutazione dei dirigenti generali della Regione Siciliana

Prende vita, per volontà del Governo regionale, il nuovo Organismo di valutazione, misurazione e certificazione delle performance dei dirigenti generali della Regione Siciliana.

Ovviamente, questo nuovo Ente, non poteva non prevedere la nomina di un pool di esperti, rigorosamente esterni all’Amministrazione, alla faccia del risparmio.

L’istituzione di questo organismo di “esperti” sembrerebbe prevedere, inoltre, un sistema “gattopardesco” di valutazione dei dirigenti generali, che miri soltanto ad una manovra di facciata.

Cosa diversa, invece, per i dirigenti semplici che saranno valutati dal dirigente generale e, ancor di più, per i dipendenti del comparto non dirigenziale.

Appare, infatti, utile ricordare al governo regionale che, oggi, la valutazione dei dipendenti del comparto non dirigenziale avviene esclusivamente con sistemi empirici, in assenza di profili professionali e, spesso, senza riferimento ad un reale carico di lavoro riconducibile agli stessi profili; secondo criteri, quindi, pleonastici e personalistici nei quali troppo spesso i dirigenti si rifugiano giustificando il loro agire con frasi del tipo “mi hanno detto che non posso dare 100 a tutti” o “ma 100 non l’ho avuto neppure io”.

I dirigenti di aree, servizi e unità operative, invece, da parte loro, subiscono, dai dirigenti generali, una sorta di valutazione a monte con contratti comprendenti un minimo o un massimo dell’indennità accessoria, molto spesso, a seconda delle appartenenze e simpatie politiche.

Gli unici che, ancora una volta, non saranno penalizzati dal nuovo sistema di valutazione saranno, quindi, i dirigenti generali (nominati dalla politica) che, sino ad oggi, hanno sempre raggiunto i loro massimi obiettivi, e che, con questo nuovo Ente, si vedrebbero valutati da “esperti” nominati dagli stessi politici che hanno nominato loro nei più alti scranni dei dipartimenti regionali.

Come al solito, perciò, con la nomina di questo nuovo organismo di valutazione, sembra di assistere all’ennesima operazione di facciata, demagogicamente portata avanti per buttare fumo negli occhi all’opinione pubblica, distraendola dai veri sprechi e tentando di mantenere un sistema di valutazione clientelare che fa acqua da tutte le parti.

Nell’esprimere, allora, un parere totalmente negativo nei confronti di questa ulteriore iniziativa di governo, avviata senza il coinvolgimento delle OO.SS. e finalizzata a restaurare sistemi valutativi inefficaci e improduttivi, i sindacati SADIRS e COBAS/CODIR chiedono, nell’interesse stesso della Pubblica Amministrazione siciliana, l’avvio di un tavolo contrattuale ad hoc per definire, in modo trasparente ed inequivocabile, all’interno dei contratti giuridici del comparto e della dirigenza, attendibili criteri e modalità di valutazione.

A tal fine sarà anche indispensabile contrattare con l’ARAN Sicilia parametri che, a partire dai piani di lavoro e dai profili professionali, individuino precisi ed equanimi carichi di lavoro; prevedendo, altresì, organismi di decantazione a cui rivolgersi in caso di valutazione negativa.

Per i dirigenti generali, invece, si ribadisce la necessità di avere una valutazione affidabile e credibile che eviti che l’istituzione di questo nuovo Ente appaia come l’ennesimo fiasco a danno dell’intera collettività siciliana.

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