Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – Testata di approfondimento fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalist* indipendenti

Tagli salariali e denigrazione

di Redazione

Regione –  I sindacati autonomi Cobas/Codir e Sadirs sulla legge finanziaria: “I lavoratori regionali pagano lo scotto di una campagna denigratoria”.

 “A pagare lo scotto della campagna denigratoria contro la pubblica amministrazione regionale, alla fine, sono stati i lavoratori regionali che ogni giorno fanno con coscienza il proprio dovere”. Questo il giudizio delle segreterie generali dei sindacati autonomi, del comparto Regione, Cobas/Codir e Sadirs sulla legge finanziaria regionale varata all’alba dall’Assemblea regionale siciliana e che ha visto la convergenza di maggioranza e opposizione sul testo approvato.

In un momento difficile come questo  – proseguono i sindacati autonomi – tagliare anche dell’80% sui salari è una scelta che non tiene conto dell’esponenziale aumento del costo della vita registrato negli ultimi anni e che crea una disparità di trattamento con tutto il pubblico impiego italiano che ha già avuto, da alcuni anni, gli adeguamenti salariali in questione senza alcun taglio (bienni 2006/2007 e 2008/2009).  A questo punto, ci aspettiamo dal governo un’apertura riparatoria sui temi che possano quantomeno dare una svolta decisiva al rilancio della macchina amministrativa facendo leva sul piano motivazionale, attraverso un processo di riclassificazione del personale che dia risposte certe e concrete alla possibilità di crescita professionale e delle carriere nonché di una migliore utilizzazione e valorizzazione della dirigenza regionale legata al merito.

Desta forte preoccupazione – aggiungono ancora i sindacati autonomi – la norma approvata che prevede il ricorso alla mobilità d’ufficio del personale che, in assenza di regole chiare e trasparenti da definire in apposita contrattazione, darebbe luogo ad un processo di mobilità indiscriminata e neanche utile alla funzionalità della stessa amministrazione.

Infine – concludono i sindacati Cobas/Codir e Sadirs – prediamo atto del dietro front del governo sul tema della soppressione dell’Aran Sicilia che avrebbe rappresentato solo un aggravio di costi per la Regione, oltre alla rinuncia della propria prerogativa (statutariamente prevista) della competenza esclusiva sul personale”.

 

 

 

 

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.