Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – Testata di approfondimento fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalist* indipendenti

Spreco alimentare – Mangioni e spreconi

In Italia sciupiamo 146 chilogrammi di cibo a persona. Decalogo contro lo spreco alimentare...

di Redazione

In Italia sciupiamo 146 chilogrammi di cibo a persona. Una tendenza in miglioramento grazie alla legge antisprechi varata dal Parlamento che permetterà di mettere a disposizione 12 miliardi di derrate alimentari, altrimenti destinate al macero. Decalogo contro lo spreco alimentare

 

di  Claudia Ferreri

Quante volte è capitato di acquistare alimenti che non sono mai finiti sulla tavola, lasciati scadere o marcire e quindi gettati in pattumiera? Ecco, la FAO ha stimato che i 3/5 del fabbisogno alimentare potrebbe essere coperto evitando gli sprechi.

In Europa, ad esempio, lo spreco di cibo è pari a circa 179 kg pro capite. In Italia, 146 kg per persona ogni anno. Si spreca, quindi, tanto cibo quanto potrebbe soddisfare il fabbisogno alimentare di tre quarti della popolazione italiana. E, secondo Coldiretti, il 21% del fenomeno lo si riscontra nella ristorazione. La catena dello spreco ha diversi step: dalle perdite che si determinano a monte della filiera agroalimentare, durante la coltivazione o l’allevamento, la raccolta e il trattamento della materia prima; a quelle durante la trasformazione industriale, distribuzione e  produzioni in eccedenza (prodotto invenduto), ovvero sia tutti quei prodotti che hanno perso valore commerciale ma che potrebbero essere ancora destinati al consumo umano. Per fortuna da un paio di anni, complice anche la crisi economica, c’è una maggiore attenzione al consumo; infatti, il 75% fa la spesa più attentamente, il 56% utilizza gli avanzi nel pasto successivo, il 37 riduce le quantità acquistate, il 34% guarda con più attenzione la data di scadenza e l’11% dona in beneficenza (dati Coldiretti). spreco alimentare

E la consapevolezza di tale problematica è giunta fino in parlamento italiano dove è stata varata una legge antisprechi. Una legge che punta sugli incentivi e sulla semplificazione burocratica: la burocrazia per lo smistamento e la donazione del cibo sarà più snella e veloce e ci saranno nuovi incentivi per chi si preoccuperà di non gettare il cibo in eccedenza. Potranno donare Onlus, aziende, privati, ma anche gli enti pubblici. Previsti anche i cibi e farmaci con etichette sbagliate, purché non riguardino la data di scadenza del prodotto o l’indicazione di sostanze che provocano allergie e intolleranze. Sarà concessa, inoltre, la raccolta dei prodotti agricoli che rimangono in campo e la loro cessione a titolo gratuito. Il pane potrà essere donato nell’arco delle 24 ore dalla produzione. E, per ridurre gli sprechi alimentari nel settore della ristorazione, la legge finalmente ha riconosciuto ai clienti l’asporto degli avanzi attraverso borse adatte. Così oltre 12 miliardi di derrate alimentari diventeranno risorse a disposizione della comunità e, in particolare, delle fasce più deboli della popolazione anziché finire nell’immondizia.

Ora cerchiamo di capire nel nostro piccolo quali accorgimenti usare per evitare gli sprechi:

  1. Prima di andare al supermercato, prepariamo la lista della spesa, pianificando i pasti della settimana;
  2. controlliamo la scadenza dei prodotti, pensando a quando utilizzarli, perché il mancato consumo si traduce automaticamente in spreco;
  3. Non facciamo la spesa a stomaco vuoto: tenderemo a comprare prodotti che non sono necessari;
  4. Attenzione al 3X2. Conviene solo se si consuma effettivamente il prodotto;
  5. Compriamo da produttori locali, scegliendo prodotti di stagione e possibilmente biologici in quanto l’agricoltura bio riduce i consumi energetici di agricoltura e industria alimentare di almeno il 25%;
  6. Usiamo meno trasformati e più ingredienti ed impariamo a cucinare usando avanzi e scarti;
  7. Prepariamo delle doggy bags per i nostri invitati in occasione di feste o banchetti;
  8. Informiamoci sulle onlus che raccolgono gli avanzi di cibo e lo distribuiscono ai meno abbienti;
  9. Utilizziamo gli scarti umidi per realizzare il compost fatto in casa;
  10. Valutiamo bene il cibo prima di buttarlo.

 

 

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.