Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – Testata di approfondimento fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalist* indipendenti

Sicurezza sul lavoro? A chi è affidata?

di Patrizia Romano

Sicurezza sul lavoro? Quanto di più irregolare esista sullo scenario lavorativo. Un contributo per uscire da questa giungla selvaggia è fornito dal Decreto 81 del 2008. Ma come districarsi da questa accozzaglia? Esistono strutture attrezzate allo scopo.

Di Patrizia Romano

Leggi inadeguate. Impianti obsoleti. Strutture fatiscenti. Irresponsabilità collettiva. La sicurezza sul lavoro è quanto di più irregolare possa esserci sullo scenario lavorativo. Secondo dati Censis, in Italia si registrano ogni anno circa 1200 vittime sul lavoro. Anche la Sicilia da il proprio contributo, incidendo del 3,8 per cento sui dati nazionali. Cifre agghiaccianti che, rapportate alle norme in materia di sicurezza sul lavoro, fanno emergere un quadro sconfortante.

Certo la sicurezza sul lavoro è un argomento complesso. Il coacervo delle leggi che disciplina la materia si è sempre trascinato in maniera lenta rispetto all’evoluzione tecnologica. Di conseguenza, anche l’applicazione delle stesse norme non è andata di pari passo rispetto al progresso.

Una tappa importante dal legislatore è stata raggiunta, anche se ancora in fase di definizione, con il Decreto legislativo numero 81 del 2008, le cui norme nel loro insieme rappresentano oggi il Testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. L’unico impulso, quindi, sotto il profilo legislativo. Si tratta in realtà di un quadro normativo che ha modificato, raccolto e amalgamato le disposizioni dettate da precedenti normative susseguitesi in mezzo secolo.

Il suo obiettivo è quello di adeguare il quadro normativo alle nuove tecniche. Il primo compito spetta al datore di lavoro che deve individuare tutti i possibili fattori di rischio. Alla base delle nuove normative, la formazione alla sicurezza, le ispezioni nei cantieri, la prevenzione degli infortuni, la salute dei lavoratori. La normativa prevede, inoltre, che il datore di lavoro individui un responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Una figura importante che dovrebbe garantire il corretto funzionamento del sistema di sicurezza. Personale, risorse e mezzi devono avere lo stesso obiettivo. A ciò si aggiunge la produzione e la conservazione di documenti e dati necessario a codificare tutto il processo lavorativo all’interno dell’azienda. E’ importante, inoltre, registrare lo svolgimento dei programmi di formazione e informazione dei lavoratori.

Ma quali sono le strutture tenute ad adeguarsi alla normativa? Qualsiasi struttura che abbia del personale dipendente, quindi le aziende, gli studi professionali, i negozi, i cantieri e altre ancora.

Interessando una gamma di aziende molto ampia e diversificata, l’adeguamento alla legge, sotto il profilo applicativo, è estremamente complesso.

Pertanto, numerose società di servizi o strutture similari si sono attrezzate per farne fronte, realizzando corsi di formazione, guidando le aziende nel proprio percorso e istruendo le pratiche necessarie.

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