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Quando la musica sbanca: le canzoni e il gioco

Il gioco d'azzardo raccontato non solo dal cinema ma anche in numerosi brani musicali. L'evoluzione digitale delle carte da gioco.

di Redazione

Andare al casinò, per moltissimi anni, non ha solamente avuto il significato puramente legato a gioco e divertimento: alle sale da gioco è sempre stata associata un’immagine di lusso ed esclusività, di bel mondo che, oltre che per ragioni di budget, teneva un po’ lontani noi comuni mortali da questi luoghi da vip. Oggi non è più così, anche perché è possibile vivere l’esperienza di gioco delle più esclusive sale da roulette o da poker comodamente sdraiati sul divano di casa, grazie a piattaforme come Voglia Di Vincere casinò online , che permettono di giocare a roulette, slot, poker, baccarat, blackjack dai nostri computer e smartphone, e hanno reso il concetto di sala da gioco molto più alla portata di chiunque. Rimane comunque indubbio che il fascino dei casinò e il loro immaginario è ben scolpito in noi, grazie ai moltissimi film e romanzi che li hanno raccontati. Ma ci sono anche celebri canzoni pop e rock, che hanno a che fare con il mondo del poker e delle sale da gioco. Vediamone alcune delle più famose!

Il gioco in musica

DAI DEEP PURPLE A LADY GAGA, IL GIOCO E LE SETTE NOTE Partiamo dal re del rock’n’roll. Soprattutto nella seconda parte della sua carriera, il mitico Elvis Presley è diventato praticamente sinonimo di Las Vegas, visto che nella città del gioco per eccellenza teneva numerosissimi concerti, tutti ovviamente sold-out. Proprio alla città del Nevada, la cui epopea è stata raccontata anche dal film Bugsy, con Warren Beatty, è dedicata la famosissima Viva Las Vegas! (1964). Seppure in maniera più “laterale”, anche Smoke On The Water, immortale brano dei Deep Purple del 1973, ha a che fare con i casinò: la canzone racconta di quando, durante un concerto di Frank Zappa nel casinò di Montreux, in Svizzera, uno spettatore fece partire un razzo che causò il disastroso incendio della sala da gioco. Non c’è però canzone che racconti meglio il poker, spingendosi persino a dire quando un giocatore debba tenere in mano le carte (hold’em) o “vedere” (fold’em), di The Gambler, portata al successo dal famoso cantante country-folk statunitense Kenny Rogers nel 1976. Quattro anni più tardi, il tostissimo gruppo heavy metal britannico dei Motörhead, in Ace Of Spades (asso di picche, in inglese), usa il poker e il gioco d’azzardo come metafora di una vita eccitante e vissuta sempre con l’acceleratore pigiato.

Pokerface e Lady Gaga

In anni più recenti, però, la più famosa canzone ispirata al gioco d’azzardo è senza dubbio Pokerface , di Lady Gaga (2008), brano che ha peraltro reso la cantante una vera superstar del pop. Lady Gaga stessa è dichiaratamente una appassionata di poker, e la canzone si riferisce alla fine della storia d’amore con un giocatore, citando la poker face, ovvero l’abilità dei pokeristi di nascondere agli altri, con una espressione del viso assolutamente neutra, gli eventuali bluff. E gli italiani? Solo tre nomi: Paolo Conte ne Gioco D’Azzardo, Nada (Re Di Denari) e Ivan ​Graziani, che ne Il Chitarrista racconta proprio di una disastrosa partita persa da un musicista amante del poker.

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