Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – Testata di approfondimento fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalist* indipendenti

Paterson e Passengers…in uscita questa settimana

Questa settimana Massimo Arciresi vi consiglia...

di Massimo Arciresi

 

 

Voglia di Cinema! – I consigli di Massimo Arciresi

 

Paterson (id., USA/Francia/Germania, 2016) di Jim Jarmusch con Adam Driver, Golshifteh Farahani, Barry Shabaka Henley, Rizwan Manji
Si può essere poeti e conducenti d’autobus al contempo? Se lo domanda implicitamente Adam Driver, che nell’ultima, quieta fatica di Jarmusch si chiama significativamente come la città del New Jersey in cui vive, Paterson, che ospitò o diede i natali a diversi personaggi famosi. Incasellato in un’apparentemente immota routine, l’autista osserva e ascolta passeggeri e conoscenti, sopporta amorevolmente gli esperimenti pittorici e musicali della vulcanica moglie Laura (la splendida Farahani) e le esigenze del suo cane Marvin, compone versi sul suo taccuino. Qualcuno lo prenderà per un film statico, vacuamente intellettuale. Invece è un’opera preziosa, che invita a non scialacquare talenti e aspirazioni, a non vergognarsene, a servirsene per evitare di rinchiudersi in sterili gabbie esistenziali. Magnifico.

 

Oppure…passengers

Passengers (id., USA, 2016) di Morten Tydlum con Chris Pratt, Jennifer Lawrence, Michael Sheen, Laurence Fishburne
Un uomo (Pratt) si aggira per un’astronave diretta su un pianeta florido. È l’unico, fra 5000 passeggeri ibernati, a essere stato svegliato. E con 90 anni d’anticipo sulla tabella di marcia! Oltre a tentare vanamente di porre rimedio alla drammatica situazione e confidarsi con un cameriere-androide (un perfetto Sheen), che può fare? Bisognoso d’aiuto (umano), desterà qualcun altro, condannandolo implicitamente? È l’avvincente premessa di questa minimale pellicola di fantascienza diretta da Tydlum (The Imitation Game), destinata a diventare sempre più incalzante nell’ultima parte. Bravissima Lawrence.

 

Voglia di cinema! La frase della settimana

«Non so cosa sia peggio, se sapere che è tutto vero o che sto diventando pazza.» La psichiatra infantile Naomi Watts si confida per telefono con il preoccupato collega Oliver Platt a proposito di fatti inspiegabili che avvengono nella sua isolata abitazione, nella quale vive sola con il figlio paralizzato Charlie Heaton nel convenzionale eppure non disprezzabile thriller Shut In (id., Canada/Francia, 2016) di Farren Blackburn.

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