Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – Testata di approfondimento fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalist* indipendenti

Movimento Giovani Indipendenti: una nuova realtà ‘made in Palermo’

di Patrizia Romano

Nasce nel capoluogo siciliano un’associazione a-partitica. Propositi e prospettive in una lunga chiacchierata con i rappresentanti del Movimento

di Patrizia Romano

“Determinazione di uno spazio pubblico al quale tutti i cittadini partecipano”. Questo é il pensiero che brulicava nella testa del buon Aristotele quando decise di coniare il termine politica per indicare la gestione della comunità di cittadini, con l’obiettivo di salvaguardare il bene comune. Proprio quest’ultimo appare però un principio finito fuori dai radar di coloro che muovono le fila della politica nel nostro paese, protagonisti di una gestione sempre più cieca rispetto ai bisogni di un popolo sempre più in ginocchio.

Rispolverare il concetto del famoso filosofo greco é al centro dell’azione del Movimento Giovani Indipendenti, nato a Palermo, con l’obiettivo di riattivare la macchina produttiva, attraverso la rivalorizzazione delle risorse della nostra terra. In un momento in cui la crisi imperversa sull’economia, i giovani potrebbero rappresentare la fonte privilegiata dalla quale attingere le risorse necessarie per un rilancio del settore produttivo. La gestione del bene comune attraverso un progetto culturale con al centro una serie di attività produttive nelle più disparate categorie è, quindi, uno dei capisaldi di tale movimento.

Ma quali sono le azioni concrete che il Movimento intende intraprendere per raggiungere obiettivi così ambiti?

“Il Movimento – spiega Alessio Marino, presidente del Movimento giovani indipendenti – vuole essere l’ideale e utile ‘contenitore’ di tutti coloro i quali sono animati dalla voglia di ‘fare’, con il proposito di mettersi al servizio del nostro territorio e del bene comune, e con la prospettiva di proporsi come punto di aggregazione, di solidarietà e promozione socio- culturale. Noi – continua Marino – ci proponiamo, quindi, di promuovere e sensibilizzare una riorganizzazione della vita sociale, cercando di dare risposte concrete ai bisogni della collettività, diventando portavoce delle istanze dei giovani. Ma calandoci nel concreto delle nostre iniziative – aggiunge – la nostra prima istanza verterà su un progetto culturale, strumento indispensabile per agire e costruire con coerenza”.

Per raggiungere questi obiettivi, infatti, il Movimento intende promuovere varie attività per le quali sono stati già costituiti dei gruppi di lavoro. “Si tratta, in primo luogo, di attività di formazione – riprende Alessio Marino – che realizzeremo, promuovendo corsi, ricerche e Masters in collaborazione con Università, Istituti Didattici a livello superiore, Scuole di Specializzazione e di perfezionamento post-diploma e post-laurea. In secondo luogo – continua – vogliamo fornire servizio di assistenza e di consulenza tecnica nella ricerca e nelle attività di sperimentazione nel territorio e nel mondo del lavoro, comprese le ricerche, le indagini, le analisi dei modelli operativi. A queste, si aggiunge un’attività di orientamento, che si baserà su interventi di carattere informativo, formativo e consulenziale, finalizzati a promuovere l’auto-orientamento e a supportare la definizione di percorsi personali di formazione e lavoro, nonché il sostegno all’inserimento occupazionale. Importante per noi, pure l’attività editoriale, che prevede la pubblicazione su apposite riviste e su internet ( a tal fine si creerà una apposita dell’associazione, dei convegni e dei seminari, nonché la pubblicazione di riviste, la trasmissione di notiziari radiofonici, televisivi e telematici, così come la promozione di ricerche, inchieste e sondaggi d’opinione. Le altre attività importanti che intendiamo realizzare riguardano il sostegno alle imprese con l’individuazione di risorse anche a livello europeo e assistenza alle stesse in parallelo con il sistema creditizio, specie per il sostegno alle piccole-medie imprese e alle famiglie, ponendo in essere adeguate politiche. Inoltre – conclude il presidente – il Movimento sta collaborando a un’associazione studentesca che si propone, intercettando le risorse universitarie, di realizzare progetti concreti, che rappresentino opportunità per i giovani”.

Si tratta di progetti molto ambiziosi e difficili da realizzare. Progetti che richiedono, senz’altro, capacità e qualità non comuni. Quali requisiti deve possedere un giovane per identificarsi con questo Movimento?

“L’indipendenza – risponde con determinatezza il vice-presidente, Roberto Marino -. L’indipendenza – ribadisce – deve essere il nostro punto di forza, il nostro distinguo. Bisogna essere capaci di realizzare e mantenere una realtà inattaccabile, che non si sottometta a logiche di potere. Una realtà dove ognuno, con la propria professionalità e con le proprie esperienze, possa apportare un forte e adeguato contributo alla crescita e allo sviluppo del movimento. Solo così la partecipazione non resterà soltanto una semplice parola, ma una fattiva collaborazione”.

Indipendenza, autonomia, impegno sociale, forza lavoro, cultura, volontà. Tutti propositi che da soli potrebbero muovere le montagne. Ma tutto questo basta? O è necessaria una spinta dalla classe politica?

Probabile. Ma i principi della classe politica attuale cozzano con i principi del Movimento. “Il discorso ‘politico’ – sottolinea il vice presidente – a noi, in questo momento, non interessa… nel senso che noi ragioniamo per tappe e in questo momento è necessario creare consensi, un gruppo coeso di persone con dei cervelli pensanti, a prescindere dalle ideologie politiche. E’ il momento di fare i fatti”.

E il consenso sembra esserci. Nell’ultimo incontro di presentazione dello stesso Movimento, tenuto a Villa Costanza alcuni giorni fa, erano presenti oltre 150 giovani, per la maggior parte, ragazzi non oltre i 35 anni. Ma una volta superata la fase delle adesioni, un Movimento che parte da presupposti simili, potrà mai trovare spazio nel mondo della politica di oggi? E’ un interrogativo al quale i giovani del Movimento rispondono con la consapevolezza che questo non sarà mai possibile, ma con tanta fiducia nei propri principi. “Ovviamente no – risponde, infatti il presidente -. Siamo noi che dobbiamo con forza ‘prenderci lo spazio. Spazio che, comunque, dovremo sapere meritarci. Il movimento – sottolinea – ha lo scopo di risvegliare nella società civile e, meglio, nei giovani, il desiderio di riaccostarsi alla politica, alle istituzioni, non diffidando da esse, ma facendone parte, ognuno con i propri spazi, in quanto un cammino condiviso è certamente più solido e credibile, favorendo così una partecipazione attiva”.

Questo richiede un percorso lungo e complesso. Ma, con i propositi dai quali parte il Movimento, sembra non essere una cosa irrealizzabile.

“Occorre far capire alla gente – afferma Luca La Marca, segretario del Movimento – che necessita intraprendere un percorso in cui tutti possano confrontarsi e riconoscersi e a tal fine – continua imperterrito – occorre promuovere il dialogo fra tutte le forze democratiche, le associazioni, siano esse politiche, culturali, di volontariato e di cittadini che intendono prestare il proprio contributo per il bene comune. Occorre, insomma, progettare soluzioni da proporre ai governi comunali, regionale e nazionale, onde tutelare con azioni concrete i diritti e i bisogni dei cittadini”.

Il Movimento Giovani Indipendenti, dunque, non è un partito. Non vuole fare ‘partitica’, ossia il gioco delle parti, ma intende promuovere la politica nel senso più genuino del termine: idem de re publica sentire, avere alto il senso della cosa comune all’insegna del ‘fare’.​

“Dovrebbe essere un dato scontato – sottolinea Luca Pisciotta, presidente dell’assemblea – , ma non lo è, e, quindi, è giusto ribadirlo con forza. La politica ha un solo compito: dare risposte concrete ai bisogni della gente. Politica per noi significa ‘servizio’ e non ‘potere’. Questo é il valore etico della politica, quel valore che da troppe persone é andato dimenticato. Quel valore troppo spesso bistrattato e che noi ci proponiamo di rivalutare”.

Dare voce, dunque, a chi ha voglia di mettersi in gioco, tenendo viva la speranza di potere ancora essere fautori di un futuro migliore. Il tutto con un’attività libera da qualsivoglia tipo di condizionamento, secondo il principio dell’indipendenza d’azione. La comunicazione, dunque: prezioso carburante della macchina di tale Movimento con il quale é già possibile avere un primo confronto all’indirizzo mail movimentogiovani.indipendenti@gmail.com

 

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