Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – Testata di approfondimento fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalist* indipendenti

Lotta al Covid, dai vaccini senza prenotazione agli aiuti alle famiglie

Un forte impulso per incentivare la vaccinazione a tappeto e diversi milioni di Euro a 96 comuni per aiutare famiglie in difficoltà causa pandemia. E l'ordine degli Infermieri di Palermo si dichiara favorevole a ogni iniziativa a sostegno della campagna vaccinale.

di Redazione

«Dobbiamo compiere uno sforzo corale in Sicilia per tornare a fare decollare la vaccinazione con AstraZeneca. Concordo con le parole del capo della Protezione civile Curcio: non possiamo fare prevalere i timori, dimenticando il valore strategico della vaccinazione. Ho dato disposizioni all’assessorato della Salute di promuovere un’iniziativa straordinaria per un “open day” in tutti gli hub e in tutte le principali sedi di vaccinazione”.

Il Presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, ha così deciso di dare un’accelerata alla campagna vaccinale nella regione.
“Venerdì, sabato e domenica, dalle 8 alle 22, si potranno vaccinare senza prenotazione tutti i cittadini nel target AstraZeneca (a partire da sessant’anni di età). Non è etico tenere bloccate quasi centomila dosi di questo vaccino perché non ci sono adeguate prenotazioni. Chiedo la collaborazione di tutti, dagli Ordini professionali al sindacato, perché serve tornare a correre come prima. Siamo stati un esempio nelle scorse settimane, adesso non può vincere la paura».

I numeri secondo l’Istat

In Sicilia è stato vaccinato il 90 per cento delle persone con più di 80 anni che si sono prenotate attraverso la piattaforma nazionale e il call center. Secondo l’Istat, in Sicilia quasi 316 mila cittadini superano gli 80 anni di età, ma solo il 57% di essi (181.392) ha prenotato il vaccino. Di coloro che hanno fissato l’appuntamento, il 90% ha ricevuto la prima somministrazione (164.363 persone), mentre il 62% (oltre 112 mila persone) ha completato il ciclo con la seconda dose.
Naturalmente agli over 80, secondo le linee guida nazionali, non è stato somministrato il vaccino Astrazeneca, bensì Pfizer o Moderna. Eppure, i dati delle mancate prenotazioni anche in questo target confermano che nella popolazione è presente un diffuso scetticismo nei confronti della vaccinazione anti-Covid in generale.

L’appoggio dell’Ordine degli Infermieri

“Siamo stati i primi a lanciare una campagna di sensibilizzazione in favore delle vaccinazioni contro il Covid19. Lo abbiamo fatto e continuiamo a farlo quotidianamente, convinti che sia l’unico modo per uscire fuori dalla pandemia”. Così il presidente dell’Ordine degli Infermieri di Palermo, Nino Amato, risponde all’appello lanciato dal presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci.
“Siamo d’accordo e sosteniamo ogni iniziativa che promuova la necessità di vaccinarsi contro il Coronavirus – aggiunge Amato – e noi che siamo in prima linea da più di un anno,  ogni giorno nei posti di lavoro ribadiamo agli utenti che senza una vaccinazione di massa, non si vedrà la fine del tunnel”. Il presidente dell’Opi Palermo ricorda di aver chiesto più volte un incontro istituzionale che ancora non si è svolto.
“Il presidente della Regione, anche nella qualità di assessore alla Salute ad interim, ci convochi quanto prima. Torniamo a sottolineare come in una fase così difficile serva un lavoro di squadra – commenta Amato – che occorre pianificare attraverso un confronto a oggi mai avvenuto”.

Interventi per le famiglie in crisi per la pandemia

Intanto, prosegue l’intervento di sostegno economico alle famiglie in crisi a causa della pandemia da Covid-19. Il governo Musumeci, su proposta dell’assessore regionale alla Famiglia, politiche sociali e lavoro, Antonio Scavone, ha liquidato 4,6 milioni di euro a 68 Comuni siciliani, da destinare alle famiglie in difficoltà per l’acquisto di beni di prima necessità. Un trasferimento che segue quello di 2,6 milioni avvenuto qualche giorno fa in 28 enti locali e che porta così il totale erogato a 7,2 milioni di euro. Si tratta solo di una parte della dotazione da 30 milioni stanziata quest’anno dalla Regione – in aggiunta agli ulteriori 30 milioni liquidati l’anno scorso – ed erogabili soltanto a quei Comuni che sono riusciti a caricare sulla piattaforma informatica la rendicontazione di almeno il 50 per cento delle somme ricevute nel 2020.

“Noi continuiamo ad esserci – afferma l’assessore Scavone –  i Comuni però facciano in fretta”. Le somme erogate possono essere utilizzate dalle famiglie per l’acquisto di beni di prima necessità, come generi alimentari, ma anche per il pagamento delle utenze. “In un periodo di grave emergenza sociale causato dalla pandemia – prosegue l’assessore –  si stima che sia aumentata almeno del 30 per cento la fascia di popolazione con gravi difficoltà economiche, i cosiddetti nuovi poveri. Con questa misura vogliamo alleviare i gravi problemi del quotidiano di queste persone e dare un aiuto concreto per fare la spesa o pagare la bolletta della luce. Non appena anche gli altri Comuni caricheranno sulla piattaforma i dati sulla spesa della prima tranche, trasferiremo immediatamente i restanti 23 milioni disponibili“.



Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.