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Le allergie primaverili e i rimedi più efficaci

Quattro italiani su dieci soffrono di allergie primaverili. la comparsa dei primi pollini è, senz’altro, tra le principali cause. Le allergie primaverili e i rimedi più efficaci

di Redazione

Allergie primaverili. Starnuti, prurito, rinorrea, congestioni, lacrimazione, tosse, insonnia, bruciori, rossore, gonfiore, irritazione…e tanto altro ancora.
Quattro italiani su dieci soffrono di allergie primaverili. La comparsa dei primi pollini è, senz’altro, tra le principali cause. La fioritura delle piante rende la primavera la stagione delle allergie per eccellenza.

Un caso a sé rappresentano le allergia primaverili inserite nel contesto del Covid.

Rimedi

Cosa fare, allora? I rimedi, in realtà, non sono proprio tanti. Più che di rimedi, potremmo parlare di strategie. Tra quelle che funzionano di più tenere sotto controllo il calendario della fioritura, per esempio.
Intanto, per praticare questo controllo è necessario conoscere i principali allergeni che si presentano nel periodo primaverile. Una volta individuati, gli elementi che provocano le allergie primaverili, è importante sapere i mesi precisi della stagione in cui salta fuori ciascuno singolarmente. Da lì, riconoscere i principali sintomi dell’allergia ai pollini e seguire alcune semplici regole.

I killer di primavera

Cominciamo con il dire che i killer di primavera sono, prevalentemente,  i pollini della Graminacee, della Parietaria, le Composite (ad esempio l’ambrosia), le Betullacee, le Oleacee e le Cupressacee.
Ora vediamo, in quali mesi fanno la loro comparsa. Le graminacee dominano la scena da aprile a giugno. La Parietaria spuntano da marzo ad ottobre. Le Asteracee, invece, da luglio a settembre. Le Betullacee da gennaio a maggio. Le Oleacee, più o meno, da maggio a giugno. Infine, le Cupressacee da febbraio a fine marzo. Come abbiamo visto, la Primavera si assume tutte le responsabilità, ma gli allergeni presidiano tutto l’anno. Tenere sotto controllo il calendario delle fioriture serve, per certi versi, a gestirli, giocando di anticipo su di loro e sui loro effetti.

Allergie primaverili. Cosa fare?

Le regole per arginarle sono tante. Intanto, è bene evitare di uscire durante le giornate di vento o di pioggia, il vento trascina il polline, mentre l’acqua rompe i granuli pollinici in piccoli frammenti che raggiungono più facilmente le vie aeree e in maggiore profondità. E’ opportuno, inoltre, evitare l’aerazione degli ambienti durante le ore più calde della giornata, così come è meglio evitare di usare i condizionatori d’aria. E’ sempre meglio fare la doccia e lavare i capelli quotidianamente, perché i granuli del polline rimangono intrappolati tra i capelli e la notte si depositano sul cuscino.

Quando si conduce una vita all’aperto

Per chi conduce una vita all’aperto, è consigliabile usare appropriate mascherine durante i lavori all’aperto. Quando si viaggia in macchina, non è il caso di tenere i finestrini aperti. Quando si rientra a casa, è sempre bene indossare le pantofole e conservare bene le scarpe indossate fuori e, naturalmente, lavare spesso i pavimenti.

Le allergie ai cibi


E’ opportuno sapere che la causa delle allergie è rappresentata anche da alcuni cibi. Anche nei cibi, infatti, esistono allergeni comuni tra i pollini. Se si è allergici alle Betulacee, bisogna evitare di mangiare mele, banane, finocchi, prugne, carote, mandorle, sedano, nespole, pere, nocciole, patate, pesche, lamponi, prezzemolo, albicocche, noci, fragole, ciliegie e kiwi. Quando, invece, la sofferenza è provocata dalla fioritura delle Graminacee, bisogna evitare meloni, angurie, ma anche il pomodoro, i kiwi, pesche e poi albicocche, ciliegie, prugne, mandorle, agrumi. Infine, se il problema è causato dalle Paritarie, i cibi nemici sono i piselli e il melone, così come il basilico, la ciliegia e l’ortica.
Infine, chi soffre per le Composite deve stare lontano dal sedano, melone, anguria, mela, banana, zucca, camomilla, cicoria, tarassaco, castagna, prezzemolo, finocchio, olio di girasole, margarina, miele.

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