Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – Testata di approfondimento fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalist* indipendenti

La vicenda delle cliniche Dentix

Da Federconsumatori Sicilia all'Albo Odontoiatri di Piacenza, al fondatore dei centri odontoiatrici Dentix: la complicata vicenda del circuito per cure dentali la cui società madre Dentix, in Spagna, ha fatto richiesta di istanza pre-fallimentare in tribunale. Migliaia e migliaia i pazienti rimasti senza cure. Due le sedi Dentix in Sicilia

di Lavinia Castelli

Una crisi iniziata prima dell’emergenza Covid e sulla quale si è abbattuto il lockdown: la chiusura dei centri odontoiatrici Dentix lascia una scia di pazienti con cure mai terminate e pagamenti, invece, già corrisposti. Corrisposti in parte o del tutto, direttamente o tramite finanziaria, ma in moltissimi casi senza che le cure siano state portate a termine. E poi c’è anche la vicenda dei posti di lavoro andati in fumo.

Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato la nota di Federconsumatori Sicilia che interviene per tutelare i pazienti/clienti delle due sedi Dentix siciliane, una a Catania e l’altra a Siracusa. Oggi, riceviamo da Dentix Italia e pubblichiamo, la lettera di Angel Lorenzo Muriel, presidente e fondatore della società:

La lettera aperta

Gentile Paziente,
in primo luogo dobbiamo scusarci per questo silenzio.
Nei mesi della pandemia abbiamo garantito i servizi d’urgenza e i trattamenti indifferibili, adesso da metà maggio stiamo per attrezzare i nostri centri con tutti i dispositivi di sicurezza. In questo periodo il nostro call center è stato sempre attivo, abbiamo avuto un picco di chiamate ricevute molto alto che ha generato delle lunghe code di attesa.

Il silenzio operativo è stato con il fine di consentire, con tutte le nostre forze, un possibile piano di riapertura delle cliniche Dentix. Abbiamo vissuto, e stiamo vivendo, un momento storico ed aziendale veramente complicato e critico.

Stiamo valutando attentamente cosa è meglio fare, avendo quali principali punti di riferimento da tutelare dipendenti e pazienti. Ci stiamo adoperando per garantire le urgenze e ripristinare le cure a cui avete diritto fin dal momento in cui vi siete affidati a noi.

In cerca di una soluzione

Non possiamo negare la realtà. Non possiamo ignorarla. Stiamo lavorando giorno per giorno, ora per ora, per studiare qualsiasi soluzione possa garantire un percorso di continuità a Dentix. Per proteggere le vostre urgenze e pianificare un percorso di ritorno alla normalità.

Se in questo momento ha un trattamento in corso, la informiamo che l’attenzione verso i pazienti non si modificherà, quando l’azienda avrà modo di aprire gli ambulatori continueremo i suoi trattamenti con la stessa qualità e lo stesso servizio che abbiamo sempre offerto. Dentix è stata fondata 10 anni fa e in nessun momento abbiamo abbandonato alcun paziente. Nostro obiettivo rimane sempre la soddisfazione dei pazienti. Faremo tutto quanto possibile e vi comunicheremo al più presto istruzioni operative. Ringraziandovi per la comprensione e la pazienza porgiamo i nostri migliori saluti.
Angel Lorenzo Muriel

L’Albo odontoiatri di Piacenza

Fin qui le parole del fondatore del circuito Dentix. Ma, intanto, sulla vicenda, si registra anche l’intervento dell’Albo odontoiatri di Piacenza del quale riportiamo, anche in questo caso, il testo integrale:
Dentix è una società di capitale che fa capo a una società spagnola ed aveva sedi in tutta Italia: queste società come diverse altre operanti sul territorio nazionale, entrano nel nostro settore odontoiatrico attirate dal guadagno e poi, dopo qualche anno, in diversi casi chiudono, con serie conseguenze economiche e di salute per i pazienti che si erano affidati a loro. Le società fondano la loro sopravvivenza su alcuni elementi principali:
1) alcune prestazioni low cost che fungono da specchietto per le allodole per attirare i clienti;
2) congrui anticipi da versare alle società prima di ricevere le cure;
3) accensione di onerosi finanziamenti con società di credito al consumo (finanziarie), di solito per migliaia di euro.
E c’è anche il sospetto che in alcuni casi la cura non sia né necessaria né appropriata.

Pagamenti anticipati

Il fallimento è spesso preceduto da un’impennata di proposte di interventi molto costosi e non sempre necessari, quasi tutti pagati in anticipo attraverso la promozione di strumenti finanziari. Così le società si garantiscono un’iniezione di denaro, con i debiti che ricadono sulle spalle dei pazienti ai quali, a quel punto, non resterà che vedersela con le Finanziarie. A molti di questi non è mai stato iniziato il lavoro, altri si trovano in situazioni di disagio, con lavori solo parzialmente eseguiti ed eventuali elementi provvisori. Molti di questi pazienti saranno costretti a ricorrere alle cure di un altro dentista con inevitabili nuovi esborsi. Il problema prioritario è quello di trovare il modo per garantire ai pazienti che abbiano richiesto un finanziamento l’immediata interruzione del pagamento delle rate residue. Oltre alle difficoltà dei pazienti, ci sono anche quelle di operatori sanitari, assistenti e segretarie di queste strutture, che rimangono senza lavoro e senza risposte. Migliaia di utenti si stanno rivolgendo alla Federcomsumatori e alle altre associazioni di categoria per capire come recuperare i propri soldi.

La restituzione delle cartelle cliniche

Altro aspetto di rilievo riguarda anche la documentazione sanitaria (cartelle cliniche e ed immagini radiografiche). E’ necessario che ai pazienti siano restituite le cartelle cliniche che documentano le cure ricevute per poi poter continuare altrove i trattamenti. L’Ordine dei Medici a livello nazionale e provinciale sta portando avanti da anni una battaglia per tutelare i cittadini da queste situazioni. I legislatori hanno prodotto negli ultimi tempi alcune novità che vanno in tale direzione, come la necessità da parte di queste strutture di dotarsi di direttori sanitari che siano iscritti all’Ordine dei Medici della provincia in cui si trova la struttura onde permetterne un controllo più accurato. Ed ulteriori novità riguardano la pubblicità sanitaria, largamente utilizzata da queste strutture commerciali molto spesso con modalità al limite del lecito.

Società senza iscrizione agli Ordini professionali

Ma c’è ancora molto da fare: diversamente dagli studi mono-professionali o studi associati di odontoiatri che sono iscritti all’Ordine dei Medici, che ha azione di vigilanza e controllo, per queste società non è prevista l’iscrizione agli Ordini professionali e quindi sfuggono alle azioni disciplinari degli stessi.
Sarebbe auspicabile per il futuro una revisione di questo sistema commerciale, in cui tutti i soggetti esercenti una professione sanitaria possano entrare in un campo così delicato come quello della salute dei cittadini solo sotto l’attento controllo degli Ordini professionali.

Federconsumatori

Ricordiamo che Federconsumatori ha già chiesto al ministro della Salute Roberto Speranza di prendere atto che non è possibile permettere a delle società private di agire in questo modo e che è necessaria una riforma del settore che eviti situazioni economicamente e sanitariamente pericolose, come quella in cui si trovano oggi gli ex pazienti Dentix.
Le sedi territoriali siciliane di Federconsumatori, nel frattempo, si sono già attivate per ricevere le segnalazioni del caso (sono già oltre 20 nella sola provincia di Siracusa) e fornire assistenza legale a chi si trova oggi senza assistenza, con pesanti lavori odontoiatrici lasciati a metà e con corposi finanziamenti già accesi. Federconsumatori chiede anche che venga verificata l’eventuale complicità delle società finanziarie in questo modus operandi, che è chiaramente sospetto.

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