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La (solita?) battaglia di Natale

Il natale è ancora il periodo più florido per i botteghini italiani. Quest’anno si nota un particolare sovraffollamento di titoli...

di Massimo Arciresi

Le feste di fine anno sono ancora il periodo più florido per i botteghini italiani. Quest’anno si nota un particolare sovraffollamento di titoli

 

di  Massimo Arciresi 

In Italia è una tradizione consolidata: al cinema si va soprattutto, e possibilmente in gruppo (perlopiù familiare), durante il periodo natalizio. Perciò da decenni i distributori fanno a gara per accaparrarsi uno spazietto alla fine dell’anno con i loro titoli di punta, perlopiù commedie nostrane e cartoni animati, creando una congestione dalla quale qualcuno esce inevitabilmente con le ossa rotte. Pure i cosiddetti prodotti d’essai – in quanto rappresentanti di un’alternativa concreta per chi sullo schermo vuole un po’ più d’impegno e riflessione – trovano il loro posto in tale spietata sfida, ottenendo spesso risultati comunque dignitosi per gli standard abituali. Torniamo tuttavia sul versante più commerciale.

Il Natale 2016 si annuncia già come uno dei più battaglieri da molti anni in qua sul terreno dell’incasso. Infatti, se ci limitiamo alle pellicole nazionali, escludendo quindi gli imminenti concorrenti statunitensi “a tema” – in quanto ambientati nella settimana che chiude dicembre – seppur ascrivibili al filone “scorretto” (Babbo bastardo 2, La festa prima delle feste, entrambi previsti per il 7/12), ci accorgiamo che i competitors sono insolitamente numerosi. Però, al di là dell’intenzionalmente scandagliato ordine d’arrivo in sala a partire dai giorni conclusivi di novembre (considerato dunque che qualcuno potrebbe paradossalmente – così piace dire oggi – non mangiare il panettone, o raccattarne solo le briciole), bisogna per l’appunto distinguerli in due categorie: quelli la cui trama si svolge nel corso delle vacanze invernali e quelli che non sentono l’esigenza di creare un parallelismo con il clima festoso esterno. A quest’ultima stavolta sembrano appartenere solamente – senza metterci la mano sul fuoco… – Poveri ma ricchi di Fausto Brizzi (in programmazione dal 15/12), che vede la famiglia formata dal “veterano” del genere Christian De Sica, Lucia Ocone, Enrico Brignano e Anna Mazzamauro vincere segretamente una cifra spropositata e provare a cambiare stile di vita, e Mister Felicità con (e di) Alessandro Siani (in uscita a Capodanno), imperniato su uno spiantato costretto dalle circostanze a cercare un impiego.

Decisamente più nutrito, invece, il gruppo dei film che si sviluppano pressoché interamente “sotto l’albero”.

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Natale_a_Londra

Si comincia già il 24/11 con La cena di Natale, sequel istantaneo di Io che amo solo te dello stesso Marco Ponti, che mostra i problemi della “doppia coppia” costituitasi nel primo “episodio” (Scamarcio/Chiatti e Placido/Calzone). L’1/12 è tutto per l’altro “esperto” Massimo Boldi (per l’ennesima volta in divisa da carabiniere) e la sua “compagnia” quasi stabile (Izzo, Villa, Salvi, De Nardis, Conticini…) in Un Natale al Sud, alle prese – per la regia dell’esordiente Federico Marsicano – con gli amori virtuali delle nuove generazioni. A seguire, la vigilia dell’Immacolata, ecco Luca Miniero che, distinguendosi per plot ma rischiando di ricalcare l’ulteriore cliché della collocazione in una piccola comunità, narra dei difficili compromessi che un sindaco, Claudio Bisio (coadiuvato da una monacale Angela Finocchiaro e un arabeggiante Alessandro Gassmann), deve affrontare per comporre un presepe vivente. A metà mese, duplice proposta: Fuga da Reuma Park e Natale a Londra – Dio salvi la regina.
Uno è la biennale “strenna”, con partecipazioni a sorpresa, con Aldo, Giovanni & Giacomo (che co-dirigono ancora con Morgan Bertacca), impegnati a evadere da una casa di riposo in un surreale avvenire; il secondo è “governato” da Volfango De Biasi che, forte dei discreti successi riportati al botteghino con Lillo & Greg nel 2014 e nel 2015, rimette il duo (con Frassica e il riconfermato Ruffini) al centro di un goffo e rocambolesco rapimento canino a Buckingham Palace.

Insomma, in teoria ce n’è per tutti i palati. In pratica, si continua a puntare su opere all’insegna delle spensieratezza, lasciando peraltro scoperte buone fette di stagione cinematografica. Estate in testa.

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