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«La nostra vita era un inferno»

di Redazione

Parla Simona Savalli, la figlia della donna assassinata a Trapani l’estate scorsa, al nono mese di gravidanza

Un inferno di violenze fisiche e di oppressioni morali, un padre-padrone con potere di vita e di morte sui membri della famiglia.

È emerso dalle deposizioni in Corte di Assise di Simona Savalli, figlia di Salvatore e imputato – insieme all’amante, Giovanna Purpura – dell’omicidio della moglie, Maria Anastasi. La vittima, 39 anni, è stata assassinata al nono mese di gravidanza lo scorso 4 luglio, nelle campagne di Trapani.

«Una volta, quando scoprii che aveva una relazione extraconiugale, mi ha preso per il collo e ha tentato di strangolarmi», ha detto fra l’altro Simona Savalli, 17 anni, che si è sempre riferita al genitore con l’appellativo di “signor Savalli”.

La redazione

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