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La festa dei defunti spiegata ai giovani dai vecchi del quartiere della Kalsa

di Redazione

In collaborazione con la Provincia di Palermo, parte domani l’iniziativa per far conoscere ai ragazzi del quartiere popolare il fascino della “Festa dei morti” attraverso il racconto degli anziani.

 

Sono previste passeggiate tematiche e letture a tema, laboratori di cucina, di scrittura e di poesia. Le opere e i prodotti realizzati saranno ospitati il 2 novembre in una mostra allestita al Centro S. Anna. Altro che maschere di Halloween e pipistrelli! In Sicilia la celebrazione dei defunti, nata qui e meglio conosciuta come “Festa dei Morti”, è sempre stata un trionfo di colori, di odori e di sapori che affondano le radici in quasi 11 secoli di tradizione. Eppure, con il passare delle generazioni e la globalizzazione dei costumi, rischia di scomparire a vantaggio di una festività d’importazione. Per tutelare questo patrimonio storico, culturale ma anche economico, l’associazione People Help The People (www.peoplehelpthepeople.eu), in collaborazione con il Centro S. Anna e con il patrocinio della Provincia di Palermo, ha organizzato da domani e fino al 2 novembre il progetto “Coltivare la memoria del territorio. Commemorazione dei defunti: rito o profanità”. L’obiettivo è far conoscere ai più giovani del quartiere storico della Kalsa il fascino della “Festa dei morti” attraverso il racconto degli anziani del quartiere e la partecipazione a laboratori di cucina, di scrittura e di poesia. 

I ragazzi tra gli 11 e i 16 anni del Centro S. Anna, vicolo S. Teresa sopra le Mura, alla Kalsa, saranno accompagnati da un antropologo in un viaggio alla scoperta delle tradizioni della città. I vicoli del quartiere si trasformeranno in un proscenio sul quale prenderanno vita leggende e miti, storia e poesia. Un viaggio alla scoperta dei ricordi dei propri nonni, che diventa un viaggio alla scoperta di se stessi e della propria storia. 

Ma è in cucina che la “Festa dei Morti” tocca la sua vetta più alta. Le pasticcerie entrano in fermento e le tavole si colorano e riempiono di frutta e dolci di zucchero, spesso fatti in casa. I ragazzi, all’interno del laboratorio MAD del Centro S. Anna, saranno coinvolti in attività manuali per la preparazione dei dolci tipici di questa festa: i “pupi ri zuccaro”, statuette di zucchero indurito dipinte con figure tradizionali come paladini, ballerine e animali, i biscotti “ossa ri muortu” e la tipica frutta di martorana, realizzata con pasta di mandorle. Spazio anche alla creatività con la realizzazione di disegni, poesie e testi per descrivere la personale visione della “Festa dei Morti”. Tutte le opere e i prodotti realizzati dai ragazzi saranno ospitati in una mostra allestita presso la sede del Centro S. Anna.

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