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La danza come sport, salute e divertimento

di Redazione

La danza  come la terapia più efficace per mantenere in forma il proprio corpo e allontanare i piccoli disturbi dell’età che avanza. Ne parliamo con l’attore Dario Tindaro Veca.

 

di Valentina Bonura* 

Lo scorso novembre, al Palandobosco di Palermo si è svolta la manifestazioneBallando in salute ad ogni età’, sponsorizzata da varie associazioni tra le quali “U.S. ACLI Palermo“, “Associazione Anziani ma Sempre Giovani“, “Associazione Volere Volare“, “We Dance Accademy” e “l’AUSER” di Monreale.

Questa manifestazione ha messo in luce ancora di più quanto la danza sia riconosciuta come la terapia più efficace per mantenere in forma il proprio corpo e allontanare i piccoli disturbi dell’età che avanza.

Paladonbosco palermo

Infatti, in questo spettacolo di ballo non hanno partecipato solo bambini e ragazzi di ogni età, ma anche uomini e donne Over 65, dei quali si è notato il loro essere sempre giovani, sorridere sempre, senza dare peso alla loro età.

Chi ha osservato i vari partecipanti danzare, ha potuto notare con quanta serenità e maestranza hanno ballato sotto i vari generi musicali. Come racconta Angela Bernice, il percorso nasce da una preparazione costante, e che da molti anni riesce a coinvolgere uomini e donne, di varie generazioni.

L’emblema di questa manifestazione è stato l’assenza di competizione e la presenza, invece, di  un elevato desiderio di divertimento, di un voler dimostrare quanto l’età non conti quando si tratta di danzare e fare tutto ciò che è salutare alla propria persona.

Un possibile slogan a questa manifestazione può essere “la danza è un filo conduttore che unisce in salute tutte le generazioni“.

Ad osservare con ammirazione e divertimento tutti i partecipanti muoversi a suon di musica, a questa manifestazione erano presenti il Presidente della 5^ Circoscrizione Fabio Teresi, Dario Tindaro Veca, attore siciliano della fiction andata in onda su Rai 1 “Questo è il mio paese“, e il Presidente dell’US – ACLI Regionale, Ignazio Beninati.

Durante il corso della serata è stato sottolineato più volte quanto sia importante danzare per se stessi e per gli altri, ma senza competere, solo partecipare, in cui il principio fondamentale è “stare bene divertendosi”.

In particolare della questione “danza in salute”  ha parlato l’attore Dario Tindaro Veca, al quale abbiamo rivolto qualche domanda.

Cosa ne pensa della danza come sport?

Penso che sia uno sport meraviglioso, in cui è possibile muovere tutti i muscoli del            nostro corpo, facendo del bene alla nostra salute. Inoltre, si può fare in qualsiasi momento e in   qualsiasi luogo.

Cosa ne pensa di questa manifestazione?

Innanzitutto è un momento di aggregazione. Di solito, ad eventi di questo genere prevale la competizione, l’invidia, la gelosia tra squadre, associazioni di ballo, ecc., invece, oggi tutto ciò non l’ho notato, e anche grazie agli organizzatori delle varie associazioni si è potuto realizzare questo momento di aggregazione tra le varie scuole di ballo e i vari partecipanti, i quali hanno danzato tutti insieme, uniti, divertendosi e facendoci divertire.

Pensa che manifestazioni di questo genere debbano essere valorizzate di più?

Non solo dovrebbero essere valorizzate di più, ma dovrebbero anche ricevere dei contributi dalla Regione, dallo Stato, o chi di dovere, per portarle avanti; perché sono questi i momenti belli, quelli di solidarietà, di unione, ma purtroppo questi eventi, manifestazioni non sono aiutati da chi ha il dovere di valorizzarle e portarle avanti.

Che consiglio darebbe ai giovani che si apprestano ad entrare in questa società e hanno un sogno da realizzare?

Purtroppo, e mi dispiace molto dirlo, la prospettiva per questi giovani non è molto positiva perché non solo siamo in crisi da molto tempo, ma non ci sono nemmeno dei pensieri positivi che ci portano a dire «domani sarà migliore». Posso dare però un consiglio ai giovani che vogliono realizzare i propri sogni artistici. Io posso essere un esempio per loro, perché fin da piccolo il mio desiderio è sempre stato quello di fare l’attore. Ho avuto molti momenti di scoraggiamento in cui pensavo di arrendermi, di appendere le cosiddette “scarpe al chiodo”, però alla fine ho sempre insistito perché credevo nelle mie capacità. Infatti, sono arrivato dove volevo arrivare anche se preferivo che ciò accadesse molti anni fa, ma la possibilità mi è stata data solo adesso, e dunque posso dire di essere l’esempio vivente in cui “la speranza è l’ultima a morire”. Quindi cari giovani, se credete nelle vostre capacità e ritenete di essere validi, allora combattete per realizzare i vostri sogni, anche perché sognare è come vivere.

Ringraziando Dario Tindaro, si può solo sperare che questo tipo di eventi vengano davvero valorizzati di più, perché non possono fare altro che bene a noi stessi e per la società in cui viviamo.

*Presidente Associazione Us Acli Palermo

 

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