Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – Testata di approfondimento fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalist* indipendenti

La Befana in Sicilia

La mitica figura della vecchietta che, la notte tra il 5 e il 6 gennaio, a cavallo di una scopa, porta i regali è entrata nei cuori di grandi e piccini...

di Patrizia Romano

Tra storia, leggenda, credenza popolare o, comunque sia, la notte dell’Epifania è ritenuta magica e la mitica figura della vecchietta che, la notte tra il 5 e il 6 gennaio, a cavallo di una scopa, porta i regali è entrata nei cuori di grandi e piccini. La Befana in Sicilia

 

di  Patrizia Romano

Le sue origini sono antichissime; sembrano risalire al II secolo dopo Cristo. Quella della Befana è una delle leggende più curiose e affascinanti tramandate dalle tradizioni popolari.
La sua storia si snoda attorno a tanti racconti fantastici. Ci fu un tempo in cui si pensava che durante la notte,  sui campi appena seminati svolazzassero delle figure femminili che propiziavano il raccolto. E’ proprio in questo contesto leggendario che la figura della Befana assume un significato propiziatorio: frutto della speranza di un popolo che vive soltanto sul raccolto della terra.
Tra i racconti popolari e le credenze religiose esiste una vecchia tradizione, secondo la quale l’arrivo della Befana rappresentava l’occasione per integrare il magro bilancio di molte famiglie povere che si aggiravano per le case ricevendo doni, di solito viveri e bevande, in cambio di un augurio.
Il racconto più tenero sulla Befana è quello che ci riporta a una fredda  sera di un inverno, in cui tre personaggi ben vestiti (i re magi) bussarono alla porta della casa della Befana, chiedendole di indicargli  la strada per Betlemme, dove volevano recarsi per portare omaggio al Bambino Gesù.  La vecchietta indicò loro la strada, ma rifiutò l’invito di unirsi a loro, perché troppo affaccendata. Appena i Re Magi andarono via, lei si pentì di avere rifiutato l’invito e cominciò a cercarli, senza riuscire a trovarli. Così bussò ad ogni porta, lasciando un dono ad ogni bambino nella speranza che uno di loro fosse Gesù.befana
Secondo la tradizione religiosa, invece, la Befana, inizialmente, ricordava il battesimo di Gesù. In seguito, la Festa dell’Epifania fu adottata dalla Chiesa Cristiana Orientale. Verso il IV secolo, si diffuse in Occidente, e fu adottata anche dalla Chiesa di Roma nel V secolo.
Epifania vuol dire, comunque, rivelazione, in questo caso la rivelazione della divinità di Cristo al mondo pagano, attraverso l’adorazione dei Magi.
Tra storia, leggenda, credenza popolare, immaginario collettivo o, comunque sia,  la notte dell’Epifania è ritenuta magica e la figura mitica della vecchietta che durante l’anno abita nelle caverne e che la notte tra il 5 e il 6 gennaio, a cavallo di una scopa, porta i regali, è entrata nei nostri cuori da sempre. Ogni regione ha le proprie credenze e festeggia la Befana secondo le proprie tradizioni, che sono veramente tante e molto varie tra di loro.

Scopriamo insieme come si festeggia la festa dell’Epifania in Sicilia.

A Gratteri, la Befana, chiamata ‘A Vecchia’ si dice abiti in una grotta, detta Grattara, che si trova nel monte di fronte al centro abitato. La sera del 31 gennaio, avvolta in un lenzuolo bianco, sorvola il centro abitato, distribuendo regali, caramelle e i “turtigliuna”, dolci tipici locali a base di mandorle, noci, nocciole e frutta secca.
A Messina, nel quartiere Bordonaro della città dello Stretto, il giorno dell’Epifania nella piazza principale, viene allestito ‘u ‘pagghiaru’, formato da una pertica alta nove metri circa e rivestita di rami di corbezzoli, agrumi, ciambelle di pane azzimo e cotone, che simboleggia un abete natalizio, sulla cui cima si trova una croce alta due metri, abbellita con frutta, nastri, ciambelle e forme di pane e che rappresenta il premio per i partecipanti che la sera dell’Epifania si arrampicheranno per aggiudicarsela.
A Mussomeli, in provincia di Caltanissetta, si rappresenta l’arrivo dei tre Magi, cui segue la processione del simulacro di Gesù Bambino.
Nei paesini del palermitano la cui popolazione è di origine albanese, come Contessa Entellina, Mezzojuso e Piana degli Albanesi, la festa dell’epifania è molto sentita.

Qui i festeggiamenti si dividono tra la cerimonia religiosa nella Chiesa Madre e le rappresentazioni nelle piazze principali che simboleggiano il battesimo di Gesù.

 

 

 

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.