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Il 31 ottobre scade il contratto dei 6mila lavoratori Asu siciliani

di Redazione

Pietro Alongi, vicepresidente della Provincia di Palermo interviene sui contratti Asu in scadenza: «I lavoratori non siano macelleria sociale della campagna elettorale regionale»

 

«Le legittime rivendicazioni dei lavoratori Asu non possono diventare mercimonio della campagna elettorale regionale. La politica non può e non deve sfruttare le prossime elezioni regionali per lanciare illusioni». A dirlo è il vicepresidente della Provincia di Palermo Pietro Alongi, in relazione alla prossima scadenza, il 31 ottobre, del contratto dei circa 6mila lavoratori Asu (Attività socialmente utili) siciliani. 

Negli scorsi giorni l’Assemblea regionale siciliana ha detto no all’approvazione del disegno di legge 938/A, che prevedeva lo stanziamento di 13 milioni di euro per compensare il Fondo Unico per il Precariato, consentendo la certezza dei pagamenti dei sussidi Inps relativi ai mesi di novembre e dicembre 2012. Il rischio è che, dopo ottobre, nessuna proroga possa essere fatta e che venga meno il sussidio di circa 500 euro mensili per questi lavoratori indispensabili all’attività istituzionale nei Comuni e che contribuiscono alla vita delle parrocchie e del Terzo settore. 

«Temo – continua il vicepresidente Alongi – che qualcuno dei candidati alle prossime elezioni del 28 ottobre sfrutti quello che sta accadendo per fare carne da macello per i propri interessi di potere. Auspico che il governo regionale faccia proprio il senso di moralità politica e non lasci questi lavoratori con il cappio al collo, giocando con i bisogni della gente». 

Il vicepresidente della provincia di Palermo Pietro Alongi parteciperà giovedì 23 febbraio alle 17 a Villafrati in piazza Umberto I a una  manifestazione in favore dei lavoratori Asu.

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