Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – Testata di approfondimento fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalist* indipendenti

Grani antichi e lievito madre: così nasce il pane

L’esigenza di prestare attenzione ad una corretta alimentazione, ha fatto sì che si sia diffusa quella che era una vecchia abitudine, laddove non una necessità: fare il pane in casa. Iniziamo dal produrci in casa il lievito madre

di Clara Di Palermo

di  Clara Di Palermo

Pasta e pane sono alimenti che non mancano mai sulle nostre tavole, ancor di più da quando i nutrizionisti hanno rivalutato con grande forza la dieta mediterranea, fondamento di uno stile di alimentazione corretto.
Oggi attorno al pane, alla panificazione, si spendono migliaia di parole, nascono dibattiti, si organizzano tavole rotonde. E’ stata riscoperta la panificazione in casa, tanto che sono moltissime le persone che, alla ricerca della genuinità, fanno il pane in casa, sperimentando combinazioni di farine e cercando di evitare gli agenti lievitanti chimici, magari anche impazzendo dietro alla sopravvivenza del lievito madre.

Nuovo interesse per nuove farine


Negli ultimi anni si è sviluppato un grande interesse attorno alle farine, con studi e ricerche atti a valorizzare i grani antichi autoctoni siciliani, come il Timilia, grano con il quale si ottiene il celebre pane nero di Castelvetrano conosciuto anche oltre lo stretto.
Oltre al timilia, sono tre i grani antichi siciliani: Senatore Cappelli, Russello e Margherito.
E, ovviamente, sul web spopolano i siti e i blog che propongono ricette e regalano suggerimenti per una perfetta lievitazione, un mondo in costante fermento….del resto si sa…le donne sono grandi utilizzatrici di internet e la cucina è un argomento di grande interesse.

Il pane in casa con il lievito madre

E allora, vogliamo provare a fare insieme il lievito madre per fare il nostro pane di casa?

Procedimento

Va bene una delle farine che vi citavamo (sono tutte farine che contengono glutine, condizione essenziale perché il nostro pane lieviti), che deve essere mescolata in parte uguali all’acqua; utilizziamo una ciotola ampia così da poter miscelare bene i due ingredienti e ottenere una sorta di pastella liscia e omogenea.
Trasferiamo l’impasto in un contenitore di vetro, andrà benissimo anche un barattolo di quelli della maionese o dei sottolio, purché ben pulito ed ermetico.  Si deve avere l’accortezza di non riempire il barattolo fino all’orlo, copriamo e mettiamo in un posto al buio, coperto con un panno scuro, e dove la temperatura si mantiene costante ma mai fredda.

I tempi del lievito madre


Dopo 24 ore butteremo via metà dell’impasto e lo “rinfrescheremo”, aggiungendovi una nuova dose composta sempre da acqua e farina in parti uguali. Ripeteremo questa operazione per una settimana circa, fino a quanto la pasta madre avrà un marcato odore acidulo e presenterà tante bolle. A questo punto sarà pronta per essere usata al posto del comune lievito per produrre il nostro pane di casa.

In un successivo articolo vi daremo qualche suggerimento per preparare il pane a casa……stay tuned!!!!!

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