A proposito di questi due…
Segnalazioni cinematografiche
di Massimo Arciresi
Falcon Lake (id., Canada/Francia, 2022) di Charlotte Le Bon con Joseph Engel, Sara Montpetit, Monia Chokri, Arthur Igual
![](https://www.inchiestasicilia.com/wp-content/uploads/2024/04/falcon_lake.jpg)
Quante se ne vedono, al cinema, di storie di formazione estive, in posti incantevoli, minacciosi, “parlanti”? L’usurato espediente non spaventa la debuttante canadese Le Bon, attrice per Lespert e Zemeckis, che riesuma con sorprendente delicatezza l’adolescente in ognuno di noi attraverso la “proibitivamente” tenera amicizia tra il tredicenne Bastien, in vacanza in Québec con la famiglia, e la sedicenne locale Chloé, figlia di un’amica della madre. La vicinanza, le confidenze, gli imbarazzi (da post-sbornia), le leggende (un annegamento nel lago in cui si bagnano i ragazzi, fantasma della fuggevole pubertà), le fantasie, l’attrazione, struggimenti e turbamenti, mascheramenti, bugie: ogni sfumatura (perfino “scabrosa”) trova il giusto tono. Un’opera leggibile, coerentemente e simultaneamente, in molti modi.
A Thousand and One (id., USA, 2023) di A.V. Rockwell con Teyana Taylor, Josiah Cross, William Catlett, Terri Abney
![](https://www.inchiestasicilia.com/wp-content/uploads/2024/04/a_thousand_and_one.jpg)
Esordio felice al femminile, notato (e premiato) al Sundance, che per ruvidezza – sarebbe perfetto girato in 16 mm – pare venire dalla blaxploitation dei ’70 “intinta” nel cinema di Barry Jenkins (e del primo Singleton). Regge la cantante/coreografa Taylor nella parte d’una battagliera parrucchiera ex-galeotta che sottrae il figlio all’affido, in una parabola tra il 1994 e il 2005 che la vede sempre meno frivola nell’aspetto; al turning point le si perdona tutto. Bravi i tre giovanissimi interpreti del rampollo Terry. Stranamente doppiati i pregnanti materiali di repertorio, tranne il discorso di Bloomberg.