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Estate 2020 al Castello di Sarzano a Casina di Reggio Emilia

Il Sindaco di Casina Stefano Costi con l'Assessora Grazia Filippi e Orazio Zanardi Landi, Presidente dei Castelli del Ducato: “Investire nel futuro del nostro territorio è un gesto di speranza, oggi in tempo di pandemia dal significato ancor maggiore. Uniti si cresce, uniti si condividono buone pratiche, uniti si vince”.

di Redazione

Un nuovo storico maniero nel territorio di Reggio Emilia sceglie il portale dei Castelli del Ducato per raccontarsi e fare rete turistica-culturale insieme: è il Castello di Sarzano nell’omonima frazione del Comune di Casina, a monte della splendida Valle del Crostolo, nel cuore delle Terre Matildiche, fortificazione sorta in quel naturale paesaggio dove si fa ancora oggi il Parmigiano Reggiano di Montagna, nel territorio Riserva Mab dell’Appennino Tosco-Emiliano.
Si rafforza, dunque, l’alleanza dell’asse Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Lunigiana grazie ai Castelli del Ducato. Con l’arrivo della primavera, già dal 17 marzo 2020, il Castello di Sarzano fa bella mostra di sé on line nell’area dedicata a Reggio Emilia su www.castellidelducato.it e – con l’arrivo dell’estate e l’effettiva ripartenza post lockdown – sono proprio il sindaco Stefano Costi e l’assessora Grazia Filippi a dare la notizia insieme al Conte Orazio Zanardi Landi, presidente dei Castelli del Ducato: “Investire nel futuro del nostro territorio è un gesto di speranza, oggi in tempo di pandemia dal significato ancor maggiore. Uniti si cresce, uniti si condividono buone pratiche, uniti si vince”.

Castello di Sarzano

“Già a fine 2019 avevamo concretizzato in Giunta la decisione di entrare come amministrazione comunale pubblica sul portale dei Castelli del Ducato per valorizzare il Castello di Sarzano – spiega l’assessora Filippi –, gli atti amministrativi ci hanno portati ad essere pronti nel 2020 e siamo certi che, terminata l’emergenza sanitaria mondiale che stiamo vivendo, tutti insieme ripartiremo e lo faremo con determinazione e passione. Il Comune di Casina ha stretto una collaborazione con la Compagnia della Mandragora, che a partire da settembre animerà Sarzano con intrattenimenti, visite guidate e giochi storici ”.

“Diamo il benvenuto al Comune di Casina e al Castello di Sarzano dove vissero gli Attonidi, i Fogliani, gli Este, i Visdomini, i Della Pergola e in tempi più recenti i Carandini. Invitiamo tutti gli italiani a riappropriarsi della conoscenza dei luoghi della nostra straordinaria Italia: visitandoli, appena si potrà; riscoprendoli – spiega il Presidente Zanardi Landi – sostenendo la cultura del nostro Paese. Sarà come vederli per la prima volta anche per chi li avesse già visitati: significherà tornare a vivere e a farli vivere”.

Il Conte Orazio Zanardi Landi

“Molto c’è da riflettere – conclude Zanardi Landi – penso che qualsiasi luogo d’arte abbia tanto di più da dire oggi all’umanità ed è compito di noi tutti raccontarne la storia e tramandare l’eredità che siamo in grado di trasmettere: se prima dell’emergenza sanitaria mondiale tutto veniva sovraccaricato da caratteristiche “iper-attrattive” – tanto che la visita al castello si arricchiva ad esempio degli aperitivi, dell’edutaitment, delle animazioni, perchè questo chiedevano le persone – d’ora in poi dovremo anche saper riapprezzare il valore di una visita guidata nell’essenzialità dei suoi contenuti, il tempo più lento di una fruizione che vada più in profondità e meno in superficie”.

Dopo il Castello di Bianello a Quattro Castella, la Sala del Tricolore di piazza Prampolini di proprietà proprio del Comune di Reggio Emilia, la Torre di Rossenella nel Comune di Canossa, il Castello di Sarzano a Casina è il quarto monumento reggiano ad entrare ufficialmente sul website www.castellidelducato.it.

Il Castello di Casina, a 28 km da Reggio Emilia e a un chilometro e mezzo dall’abitato di Casina, sarà visitabile tutto l’anno dal venerdi alla domenica e festivi dalle 10.00 alle 18: una gradita particolarità per molti turisti è il fatto che il maniero è pet friendly, sono ammessi cani di qualsiasi taglia. dall’alto del colle del maniero gli appassionati di orografia possono scorgere le montagne e riconoscere a Oriente la vetta acuta e lontana del Monte Cimone e il profilo del Monte Cusna nel Parco Nazionale. Verso sud, davanti al fondale del crinale, si notano la Pietra di Bismantova e, più a destra, il cono del Ventasso.

Oggi il complesso del Castello di Sarzano è formato dal castello che occupa la sommità del colle e dal borgo di nord-est, che annovera la ex chiesa di San Bartolomeo con la sua canonica (oggi ostello e bar), una casa mezzadrile (l’attuale locanda) e un fienile (il ristorante). L’impianto attuale, con doppia cinta di mura (in buona parte sepolte), cortile, mastio e torre quadrata, risale al XV secolo, al tempo del Marchese Nicolò III d’Este. Il Torrazzo costituisce l’elemento più interessante del complesso del Castello di Sarzano. A partire dal 1990 il Comune di Casina acquistò castello e borgo: avvalendosi di varie competenze, diede inizio ad un grande restauro conservativo che ha riportato il castello al suo aspetto seicentesco.

Originariamente la struttura del Castello era organizzata all’interno di tre cerchie di mura. Quella inferiore – il cui perimetro è ripreso dall’anello stradale – aveva tre porte d’accesso e comprendeva la chiesa e un’abitazione civile. Le due superiori erano concentriche: quella mediana conchiudeva un piazzale a recinto, delimitato interamente da un fossato con ponte levatoio, e un cortile interno con il bastione merlato ed i manufatti abitativi, mentre la cortina superiore delimitava un cortile con la torre difensiva più alta.

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