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Elezioni, da Palazzo delle Aquile alla Regione irrompe la “ variabile Tabacci ”

Le prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale e del sindaco di Palermo daranno dei responsi chiari sui nuovi scenari politici anche in prospettiva delle regionali...

di Redazione

Le prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale e del sindaco di Palermo daranno dei responsi chiari sui nuovi scenari politici anche in prospettiva delle regionali dove è ancora tutto da definire, per quanto riguarda candidati, schieramenti e strategie

 

di  Salvo Messina

Bruno Tabacci, leader del Centro democratico, con “Campo progressista”, il progetto politico nato attorno alla figura di Giuliano Pisapia, ha dato l’avvio a un processo politico che ha l’obiettivo di costruire un centro sinistra largo e inclusivo.

Un progetto in cui potrebbe ritrovarsi Roberto Lagalla, ex rettore dell’Università di Palermo ed ex assessore alla Sanità nella giunta Cuffaro, che continua il suo lavoro sottotraccia per proporsi come il candidato civico, confortato anche dall’endorsement di Tabacci che alle amministrative di Palermo ha scelto di sostenere Fabrizio Ferrandelli (che potrebbe essere parte integrande di questo nuovo soggetto politico). In questo contesto, il Nuovo Centrodestra dovrebbe mantenere il rapporto di alleanza con il Partito democratico.

Rosario-Crocetta
Rosario-Crocetta

In casa Pd, con il passare dei giorni, si consolida sempre di più la candidatura del sottosegretario alla Salute Davide Faraone che ha costituito il suo think-tank, “Cambiamenti”, ed ha lanciato una forte proposta politica (da sottoporre all’Unione Europea) ovvero la free zone in Sicilia (area a bassa intensità fiscale). Rosario Crocetta, presidente della regione uscente, ha archiviato frettolosamente l’esperienza del Megafono per passare al suo nuovo movimento “RiparteSicilia” ma deve fare i conti con alcune “spine” che stanno nella sua giunta come l’assessore all’Agricoltura Antonello Cracolici, che ha lanciato la sua candidatura alla presidenza della Regione e Alessandro Baccei titolare dell’Economia vicino a Faraone. Seguendo queste dinamiche Crocetta potrebbe perdere il sostegno del Pd e proporre la sua candidatura solitaria. Le primarie dovrebbero mettere d’accordo tutti designando il candidato anche se non appare scontata la sua partecipazione.
Si parla di primarie anche nel centrodestra “metabolizzate” a fatica dai vertici di Forza Italia (si dovrebbero svolgere il 2 aprile) con Nello Musumeci che ha ufficializzato la sua candidatura. Gianfranco Miccichè, secondo alcune indiscrezioni, vorrebbe lanciare l’ex ministro del Governo del Cavaliere e forzista di lungo corso Stefania Prestigiacomo, finora rimasta defilata. Sulla rampa di lancio anche l’europarlamentare azzurro Salvo Pogliese mentre il nome del senatore Antonio D’Alì sembra avere poco appeal. Nell’alveo del centrodestra sono in campo anche Angelo Attaguile (Lega-Salvini) e Gaetano Armao (movimenti sicilianisti).
Sembrano fatti i giochi all’interno del Movimento 5 Stelle. Infatti, si aspetta che la candidatura di Giancarlo Cancelleri, fedelissimo di Beppe Grillo e primo coordinatore del gruppo parlamentare all’Ars, sia ratificata dalla rete attraverso la piattaforma grillina. La candidatura di Cancelleri potrebbe essere insidiata solo da quella del PM Nino Di Matteo anche se il diretto interessato non ha mai detto niente al riguardo. Tra i candidati alla presidenza della Regione si annoverano  anche Franco Busalacchi, ex dirigente generale dell’amministrazione regionale e leader dell’associazione “I Nuovi Vespri” che punta sul rilancio dell’Autonomia e il leader dei Forconi, Mariano Ferro, che ha l’obiettivo di difendere la Sicilia “dai furbi e dagli yesmen”.

 

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