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Elezioni – Continua la campagna acquisti

Cabaret leghista in salsa siciliana mentre arriva "l'agognato" abbraccio di Ferrandelli a Romano e Miccichè...

di Redazione

 

Cabaret leghista in salsa siciliana mentre arriva “l’agognato” abbraccio di Ferrandelli a Romano e Miccichè

 

di  Salvo Messina

In vista della prossima tornata elettorale continua la “campagna acquisti” di politici di lungo corso da parte della Lega Nord di Matteo Salvini anche se non mancano clamorose marcie indietro. Ultimo in ordine di tempo ad approdare sul “Carroccio” per circa 48 ore è stato l’ex deputato regionale del Pdl, Salvino Caputo “nominato” e successivamente, in tempi rapidi, messo alla porta.
Caputo era stato nominato commissario straordinario di “Noi con Salvini” per i 32 Comuni della provincia di Palermo che si apprestano alle elezioni amministrative della prossima primavera (Alia, Altofonte, Balestrate, Belmonte Mezzagno, Bisaquino, Blufi, Bolognetta, Caccamo, Campofelice di Fitalia, Camporeale, Castelbuono, Castellana Sicula, Cefalù, Chiusa Sclafani, Ciminna, Corleone, Ficarazzi, Ganci, Giardinello, Isnello, Mezzojuso, Palazzo Adriano, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Piana degli Albanesi, Prizzi, San Cipirello, San Giuseppe Jato, Santa Flavia, Termini Imerese, Trappeto, Valledolmo).
A nominare Caputo, con un blitz, è stato Alessandro Pagano, coordinatore della Sicilia occidentale della Lega Nord che con una mossa fulminea aveva fatto fuori il giovane militante leghista Francesco Vozza che aveva persino ricevuto il ringraziamento di rito per “l’opera fin qui prestata” ma a quanto pare non molto “gradita” allo stesso Pagano.
La nomina di Caputo aveva suscitato qualche battuta ironica anche su Facebook, dove in molti avevano notato che a poche ore dall’investitura politica leghista ancora sulla foto copertina del suo profilo di Facebook “sventolava” la bandiera di Forza Italia (poi opportunamente rimossa). Certo, il giovane Vozza non l’aveva presa bene questa sua “defenestrazione”, dopo il suo impegno politico in nome della Lega. Per l’ex parlamentare regionale ed ex sindaco di Monreale (molti ricorderanno gli aspri scontri politici con l’altro “Salvino” Pantuso) si trattava del ritorno alla politica attiva dopo le vicende giudiziarie che lo avevano coinvolto (condannato in via definitiva a un anno e cinque mesi per tentato abuso d’ufficio riguardo a fatti risalenti al tempo in cui era sindaco di Monreale). Inoltre, l’ex parlamentare era stato ritenuto ineleggibile, perché secondo la normativa in vigore per condanne superiori a un anno l’ineleggibilità dei deputati regionali è automatica (l’accusa era di aver tentato di annullare contravvenzioni stradali).
Tutta questa vicenda, in un primo momento, non sembrava avere influenzato i vertici siciliani della Lega sulla scelta dell’ex di Alleanza nazionale. Secondo alcune indiscrezioni, Vozza avrebbe “pagato” a caro prezzo gli attriti con Pagano ma il “coup de théâtre” era dietro l’angolo. Infatti, Vozza in 48 ore si è ripreso la scena, ovvero il ruolo politico dei salviniani a Palermo e di Caputo si è persa ogni traccia politica.
Le fibrillazioni all’interno dei salviniani non finiscono qui. Infatti, un altro fronte aperto è quello del candidato a sindaco di Palermo da sostenere. I riflettori sono puntati su Ismaele La Vardera già candidato a sindaco, espressione dei comitati civici che hanno manifestato molti mal di pancia al pensiero che il loro candidato possa essere sostenuto anche dai leghisti i quali, a scanso di equivoci, vogliono sapere la posizione di La Vardera su alcuni temi scottanti come l’immigrazione.

A questo punto non ci stupiremo una possibile rottura con La Vardera e la discesa in campo dello stesso Vozza che potrebbe ricevere anche l’appoggio dei Fratelli d’Italia che non intendono sostenere Fabrizio Ferrandelli. Già, il giovane parlamentare regionale dimissionario che una volta incassato anche il sostegno dei Consiglieri comunali Antonella Monastra e Salvo Alotta e di altri esponenti politici di sinistra, ha ottenuto il sostegno del Cantiere popolare di Saverio Romano e di Forza Italia che sostanzialmente certifica l’accordo a 360 gradi fatto da tempo con il duo Romano-Cuffaro, dove si è accodato Miccichè, ovvero Forza Italia, in cambio – secondo alcune indiscrezioni – di un sostegno a Salvo Pogliese (parlamentare europeo) alla presidenza della Regione.

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