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Destra e sinistra: da che parte stai?

Qual è il valore simbolico e sacrale rivestito dai concetti di ‘Destra’ e ‘Sinistra’ nell’ambito tradizionale?... Destra e sinistra dal punto di vista del simbolismo tradizionale

di Redazione

Nel linguaggio comune, i termini destra e sinistra evocano istintivamente i due schieramenti politico-ideologici.
Sull’uso e il significato di questi due concetti, specie in questi ultimi anni, si sono accesi serrati dibattiti che hanno stimolato la produzione di una nutrita serie di pubblicazioni.
Ma in queste brevi considerazioni vogliamo concentrare la nostra attenzione soprattutto sul valore simbolico e sacrale rivestito dai concetti di ‘destra’ e ‘sinistra’ nell’ambito tradizionale.

Le due metafore spaziali


Se, infatti, le due metafore spaziali non sono apparse nel mondo politico in modo causale, né per pura convinzione, ciò è dovuto al fatto che esse, già in precedenza e in ambiti diversi, veicolavano dei precisi significati.
Julius Evola, in un suo articolo che prendeva in esame i rapporti tra il concetto di destra e quello di tradizione, ricordava come la destra fu chiamata così  per il posto che in Parlamento andarono a occupare i rappresentanti schieratesi contro gli elementi rivoluzionari i quali per ciò stesso si trovarono a essere caratterizzati come la ‘sinistra’.

Il posto

Ma l’occupazione di questo posto non fu né un fatto contingente né casuale.
Il posto a destra corrispondeva alla posizione precedente degli ‘stati’ di fronte a Re, poiché alla destra spettava il lato del prestigio.
Del resto, ancora oggi, nelle lingue europee, i termini di destra indica anche la direzione diritta, il diritto o i diritti. Fanno, insomma, parte di una famiglia semica cui si assegna un valore positivo d’ordine, chiarezza, non arbitrarietà. Innumerevoli riferimenti simbolici confermano questa identificazione tradizionale della ‘destra’ che, per analogia, corrisponde a tutto ciò che è bene, giusto, vero.

Nel corso delle civiltà


Nelle civiltà tradizionali d’Oriente e d’Occidente, si fa cenno all’esistenza di una doppia via. Una via, attraverso la quale gli uomini possono innalzarsi verso il cielo, gli Dei, il Sole e la luce. Oppure, al contrario, ridiscendere verso il mondo degli uomini, della Luna o dell’oscurità.
Qualcuno ricorderà il celebre mito dell’Er del dialogo platonico sulla ‘Repubblica’. Qui, narrando la sua straordinaria esperienza oltre mondana, il protagonista descrive due voragini che si aprivano sulla terra e, in perfetta corrispondenza, altrettanto su nel cielo.
In mezzo sedevano due giudici, i quali, ad ogni loro sentenza, ordinavano ai giusti  di dirigersi in alto a destra, attraverso il cielo…, e agli ingiusti di muovere verso la parte sinistra in basso….


Le laminette orfiche


Analogo riferimento alle due vie di ‘destra’ e di ‘sinistra’ è rinvenibile nelle cosiddette ‘laminette orfiche’, scoperte in alcuni sepolcri della Magna Grecia e altrove. In questi testi sono menzionate due fonti. Quella di Lethe, posta a sinistra, estingue il ricordo dell’origine divina dell’anima, mentre quella di destra, sacra a Mnemosyne, ne risveglia il ricordo.


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