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Una lapide per ricordare 22 forestali

di Redazione

Lunedì a Ficuzza, davanti alla Caserma Forestale,  sarà scoperta una lapide in ricordo dei 22 forestali siciliani morti durante il servizio. A organizzare la giornata in memoria dei Forestali è il comando del distaccamento Foreste di Ficuzza.

Alle 10 sarà prima celebrata una messa nella cappella della Real Casina di caccia dei Borbone. All’iniziativa, alla quale sono state invitate le forze politiche e i sindacati,  partecipa la Flai Cgil di Palermo. “I forestali vanno ricordati anche per questo. Nel comparto dell’antincendio, visto oggi  come  luogo di sprechi e di assenteismo,  c’è l’opera di quanti lavorano per la salvaguardia del patrimonio boschivo mettendo a rischio la loro vita e anche perdendola – dichiara il segretario della Flai Cgil di Palermo Tonino Russo –  E’ la prima volta che si organizza un’iniziativa del genere, importante per ricordare i morti e tutti i lavoratori forestali, e il lavoro  utile e rischioso che fanno per la collettività”.

Tra le vittime ricordate nella giornata della memoria dei Forestali anche un aviere morto durante un’operazione a Castronovo,  schiantatosi col suo mezzo nel lago Fanaco, e un brigadiere arso vivo assieme a tre operai della forestale a Linguaglossa,  nel tentativo di domare un incendio.  “Da un paio d’anni si parla e sparla del corpo forestale, dimenticando che uno dei motivi per cui nasce l’Azienda forestale, dopo la guerra, è stato quello di intervenire nei paesi distrutti dal bombardamenti, con il compito della tutela del vincolo idrogeologico. I forestali lavoreranno a questo scopo fino agli anni ’70 – aggiunge il commissario Francesco Muratore, comandante del distaccamento –  Nel tentativo di spegnere gli incendi, ho classificato 25 vittime, ma solo di 22 siamo riusciti a risalire ai nomi. I forestali non sono un esercito di fannulloni come oggi una memoria poco attenta li considera:  hanno pagato un tributo altissimo per salvare i nostri boschi, esposti a eventi criminosi quali sono gli  incendi che continuano a distruggere il patrimonio boschivo”.

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