Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – Testata di approfondimento fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalist* indipendenti

Cinema, a proposito di questi due…

Anche questa settimana due preziose e interessanti recensioni dal nostro Massimo Arciresi, sempre attento alle novità nelle sale cinematografiche

di Massimo Arciresi

Torniamo al cinema con le segnalazioni cinematografiche di Massimo Arciresi

L’arminuta (Italia, 2021) di Giuseppe Bonito con Sofia Fiore, Carlotta De Leonardis, Vanessa Scalera, Fabrizio Ferracane (nella foto di copertina un’inquadratura del film)

Avvezzo agli sguardi partecipi sull’infanzia (Pulce non c’è, 2012), Bonito traspone il romanzo di Donatella Di Pietrantonio (allo script con Monica Zapelli) su una tredicenne abbruzzese allevata da lontani cugini di città e riportata (il titolo dialettale significa “restituita”, con sottintesa accezione di rifiuto) ai genitori naturali, nella provincia profonda. Alla piccola, mai nominata, sola in un ambiente completamente diverso, fra tanti fratelli sconosciuti, anaffettività e galline per casa, pare una fase di passaggio dovuta a problemi di salute della madre adottiva; con lei viviamo il crescente, ottundente senso di abbandono, il mero bisogno di attenzione e la lenta complicità con la curiosa sorellina, nonché la risoluta presa di coscienza (con reazione). Toccante. Nel cast Elena Lietti (Tre piani).

Un frame da “France”

Ancora cinema d’autore

France (id., Francia, 2021) di Bruno Dumont con Léa Seydoux, Benjamin Biolay, Blanche Gardin, Emanuele Arioli

France de Meurs (suona un po’ “Francia dei costumi”, ma si scrive come l’imperativo “muori”), affascinante mezzobusto tv spesso in prima linea nei reportage di guerra (una Seydoux all’apice), non ha mai riflettuto sulla quota di messinscena che comporta il suo mestiere, tanto in studio (con ospiti soltanto in apparenza in disaccordo) quanto sul campo (dove si ripetono le riprese per ottenere “naturalezza”). Un banalissimo incidente con un rider la ridesta dall’ipocrisia (persino sociale o familiare). Evitabile? Non sembra, pure a causa di un’infatuazione potenzialmente lenitiva. Dumont graffia senza eguali.

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