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Cagliostro: mago o impostore

Vita e vicissitudini di una delle figure più discusse e misteriose del mondo dell’esoterismo europeo. Cagliostro; figura ambigua e discutibile ancora oggi

di Redazione

Figlio di Pietro Balsamo e Felicia Bracconieri Cagliostro, Giuseppe Balsamo, meglio conosciuto come conte di Cagliostro, è, senz’altro, uno dei personaggi siciliani più interessanti del mondo esoterico. Considerato da alcuni un impostore, da altri un mago, da altri, ancora, un santo rimane, comunque, una figura molto discussa.

Origini

Il Cagliostro nasce a Palermo nel maggio del 1743. Ereditato il cognome aristocratico della madre, che apparteneva a una delle famiglie più nobili del tempo, ottiene di aggiungere il cognome della madre a quello del padre. Da parte di madre, comunque, è circondato da parenti di grosso spessore sociale. Lo zio materno era amministratore feudale del principe di Villafranca. Molti altri parenti, inoltre, erano stati rivestiti di cariche pubbliche. Addirittura, due zii furono gran priori presso l’ordine di Malta a Messina. Le scarse risorse economiche in cui viveva la famiglia, a prescindere dai titoli e dagli incarichi dei propri parenti, lo spinsero a vivere di piccoli e grandi espedienti. E così, tra un espediente e l’altro, Beppo, nel giro di poco tempo, si conquista una pessima fama tra il vicinato e le massaie, alle quali maltrattava i figli, tanto da essere denominato ‘Beppu u malirittu’.

Dopo la morte del padre

Morto il vecchio padre e con la madre costretta a vivere di stenti, lo zio lo sistema nel seminario di San Rocco per dargli, quanto meno, una certa istruzione. Ma lui fugge ripetutamente. Le sue fughe, però, continuano fino a quando non si rende conto che, in un modo o in un altro, deve pur pensare al suo futuro. Così sceglie la strada più facile e, soprattutto, più sicura e più redditizia: la carriera ecclesiastica. Indossato l’abito di novizio, al Convento di Caltagirone, gli viene affidata la gestione della farmacia. Qui comincia a imparare i principi della chimica, della medicina e, dell’Alchimia. Sempre in Sicilia e sempre nello stesso contesto, comincia il suo cammino esoterico e magico che, attraverso varie fasi, lo porta alla grande Loggi d’Inghilterra.

La bella vita

Intanto, il convento comincia a stargli stretto. Si trasferisce a Palermo. Il suo comportamento ostile e beffardo alla vita conventuale, costringono i suoi superiori a infliggergli gravi punizioni anche corporali. Lui, pur di continuare a fare i propri comodi, subisce, fino a quando, però, decide di lasciare definitivamente il convento e darsi alla bella vita.

Abbandona Palermo

Da uomo libero, lascia pure Palermo. In realtà, la sua è una fuga, legata alle continue risse, nonché il coinvolgimento in un presunto assassinio.

Malta

Parte alla volta di Malta e lì comincia la sua formazione, tutta dedica all’insegnamento dei cavalieri di Malta dai quali viene affascinato e conquistato.

A Londra con la moglie

Nel 1776, giunge con la moglie, Lorenza Feliciani, sposata nel 1768, a Londra. A Londra, approfondisce lo studio dell’Alchimia come si deve. Qui entra in contatto diretto con gli esponenti della Fratellanza mistica della Rosa-Croce. In breve, viene ammesso alla massoneria.

La suprema arte

La mistica dell’ermetismo, apportò alle logge il soccorso delle forze soprannaturali: spiriti ed angeli. Cagliostro si abbandona totalmente alla suprema arte, ne apprende i segreti e li mette in pratica, praticando egli stesso evocazioni, celebrando riti di veggenza.

La crescita esoterica

E’ questo, in sintesi, il percorso che ha condotto il piccolo palermitano alla raffinata crescita esoterica che fa di lui una delle figure più misteriose e più discusse di tutta Europa

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