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Caccia, in provincia di Caltanissetta è emergenza: Territori in balia dei bracconieri

Bilancio delle guardie Wwf nel primo mese di stagione venatoria: in 12 giornate di caccia, denunciati all’A.G. 13 cacciatori; sequestrati 10 fucili ed elevate varie sanzioni amministrative

di Redazione

– Nel primo mese di stagione venatoria – iniziata anticipatamente in Sicilia lo scorso 2 settembre e che si concluderà il 31 gennaio dell’anno prossimo – che contemplava solo 12 giornate effettive di caccia, le Guardie giurate volontarie WWF del Nucleo provinciale di Caltanissetta hanno effettuato circa 8 servizi di vigilanza antibracconaggio, di cui uno congiuntamente con i Carabinieri Forestale del Centro Anticrimine Natura di Palermo , Nucleo CITES, ed un altro con l’ausilio dei Carabinieri della Stazione di Mussomeli (CL).

Il bilancio

Il bilancio è tragicamente impressionante: in totale sono stati denunciati alle Procure di Caltanissetta e di Gela ben 13 cacciatori , sei dei quali provenienti dall’agrigentino; i Carabinieri hanno sottoposto a Registrato come: Associazione di protezione GUARDI E GIURATE WWF WWF Italia – Onlus ambientale riconosciuta dal Nucleo Provinciale Cod. fisc. n. 80078430586 Ministero dell’Ambiente con D.M. Viale Trieste, 286 – 93100 Caltanissetta 20.02.1987 e con D.M. 03.03.1999 Tel. 349.5750285 – Fax 0934.1936166 Ente morale riconosciuto con guardiewwf.caltanissetta@gmail.com Schedario Anagrafe Nazionale D.P.R. 4 aprile 1974 n. 493 Ricerche N. H1890AD2 ​WWF Italia ONG – ONLUS Comunicato Comunicato Coordinamento Nazionale Guardie Giurate WWF Italia Stampa Stampa GRUPPO SICILIA Servizio volontario di vigilanza su fauna, ambiente e zoofiliasequestro penale 10 fucili semiautomatici utilizzati dai cacciatori nonché la selvaggina abbattuta illecitamente; le Guardie WWF hanno elevato 7 verbali di accertamento di violazioni amministrative.

Il tipo di reati

I reati contestati ai 13 cacciatori (tutti “regolari” con licenze e documenti, ma che praticavano l’attività venatoria in maniera illecita) sono particolarmente gravi: caccia in periodo di divieto; abbattimento e detenzione di specie per le quali la caccia non è consentita; esercizio della caccia in area protetta; disturbo della fauna in area protetta; introduzione di armi e munizioni in area protetta .

Le infrazioni

Le infrazioni di carattere amministrativo, invece, riguardano la mancata annotazione delle giornate di caccia e dei capi abbattuti sul tesserino venatorio; la caccia in prossimità di strade carrozzabili; la caccia in forma vagante , ecc. “ Il quadro che emerge è quello di una sconfortante situazione di vera e propria emergenza illegalità, dove il territorio provinciale è in balia di cacciatori di frodo senza scrupoli, che non rispettano le regole previste dal calendario venatorio regionale e che commettono gravi illecit penali alla luce del sole, grazie ad una carenza strutturale di controlli – denuncia amaramente Ennio Bonfanti, coordinatore region ale della Vigilanza venatoria e ambientale del WWF -. Come noto, infatti, nel Nisseno come nel resto della Sicilia la vigilanza venatoria istituzionale non è sufficiente, anzitutto in termini di personale coinvolto visto che le FF.OO. hanno organici sempre ridotti rispetto alle svariate esigenze del vasto territorio provinciale.

Il ruolo dei carabinieri

Per questo siamo estremamente grati ai Carabinieri Forestali ed ai Carabinieri di Mussomeli, che hanno garantto il loro prezioso supporto alle nostre attività antbracconaggio. Noi – prosegue Bonfanti – pur essendo volontari, facciamo sforzi enormi per garantre un po’ di vigilanza a tutela della fauna, patrimonio dello Stato, consapevoli di mettere talvolta a rischio la nostra sicurezza o comunque di subire rappresaglie e reazioni anche pericolose. In questa battaglia, nonostante la pronta collaborazione delle forze di Polizia quando ne chiediamo l’intervento, ci sentiamo un po’ soli… ”.

Ufficio Stampa

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