Amatissimi dai giovani e dai meno giovani, sdoganati dai grandi stilisti, i blue jeans restano un capo per tutte le stagioni e per tutte le occasioni. Nuovi o sdruciti, griffati o da pochi euro, purché jeans…magari resi preziosi dal vostro estro
di Clara Di Palermo
Un capo da sempre amatissimo, sia dai giovani che dai meno giovani, pratico e versatile, per tutte le stagioni, ma soprattutto in questo periodo, quando il clima non è ancora deciso e fa qualche repentino cambiamento: il jeans, altrimenti detto denim.
Non può mancare in nessun guardaroba e risolve tante situazioni: cambiando gli accessori ci consente di essere adeguate in qualsiasi occasione, dalle più informali a quelle un po’ più impegnative.
Ma lo sapevate che, a dispetto del suo nome decisamente anglofono, questo tessuto è nato a Nîmes, in Francia? E che anche la città di Genova ha avuto un ruolo nel nome?
Nel 1500 la cittadina di Nîmes, era sede di numerose industrie tessili che operavano in diretta concorrenza con fabbriche piemontesi nella produzione di un tessuto robusto ma pratico. All’inizio fu il fustagno e successivamente, con il prezzo del cotone divenuto più basso, le fabbriche francesi realizzarono e produssero la “tela de Nîmes” che gli inglesi, per assonanza, trasformarono in “denim”.
Oltralpe, intanto, le fabbriche piemontesi avevano messo a punto il loro tessuto robusto, lavorando cotone e lino, con la nota colorazione blu che conosciamo. La produzione piemontese transitava attraverso il porto di Genova per essere esportata, così divenne il “blu di Genova” o “bleu de Gênes”, da qui il termine blu jeans.
Da capo di abbigliamento per il lavoro, accessoriato con più tasche, il blu jeans è stato sdoganato, nel corso degli anni, grazie anche all’interesse delle grandi firme che ne hanno fatto, in alcuni casi, un oggetto di culto, o al cinema…basti pensare ai celeberrimi jeans di James Dean in “Gioventù Bruciata”.
Oggi il tessuto jeans dà vita a innumerevoli capi di abbigliamento, dalle giacche, agli shorts, dalle borse ai bracciali ai cappelli.
Ma, soprattutto, dà vita a fantastici e bellissimi refashion o riadattamenti che dir si voglia. Il vecchio paio di jeans, con l’aggiunta di qualche particolare, dal pizzo applicato sulla tasca al bordo a uncinetto applicato all’orlo, diventa un capo nuovo, completamente diverso e, soprattutto di grande tendenza.
Una nota marca di abbigliamento casual di standard medio alto, quest’anno propone numerose versioni di jeans, tutte con accorgimenti come quelli appena descritti, a prezzi non esattamente economici.
Così, a noi de L’Inchiesta Sicilia è venuto in mente di suggerirvi qualche piccolo accorgimento per rinnovare o personalizzare i vostri vecchi jeans e riportarli a nuova vita.
Di blue jeans sdruciti o strappati ne abbiamo visti tanti, un’ idea simpatica può essere quella di cucire un’applicazione, in tessuto colorato, in pizzo o anche in jeans, ad esempio, per coprire un buco creatosi in maniera accidentale.
Quest’anno i jeans sono di gran moda, soprattutto quelli a zampa di elefante, che potrete impreziosire con un inserto a triangolo in pizzo: tagliate 20 centimetri lungo la cucitura esterna partendo dall’orlo e tagliate ancora due triangoli di tessuto lungo i due lati dell’apertura creata, con la base dall’orlo a finire con l’apice verso l’altro. Quindi, a mano o a macchina, inserite due triangoli di pizzo del colore che preferite, secondo noi è perfetto un color champagne che non vincola con gli abbinamenti di colore per gli accessori.
Divertente anche il refashion di un giubbotto in jeans: un anonimo giubbotto può diventare un capo originalissimo e unico, senza che il vostro portafogli ne risenta. Procuratevi un giubbotto in jeans, magari recuperate quello che a vostro figlio o al vostro fidanzato non va più bene. O quello comprato anni addietro ma che ormai vi aveva stancate. Acquistate delle perline con il buco grande quanto basta per farvi passare dentro ago e filo e del pizzo Sangallo, facilmente recuperabile nelle mercerie, di lunghezza doppia rispetto alla circonferenza vita del vostro giubbotto. Quindi armatevi di pazienza e applicate le perline, una per una, in ordine sparso, sulle due metà davanti del giacchino. Quindi appuntate con gli spilli il Sangallo nella parte bassa del giubbotto, avendo cura di fare delle pieghe regolari che donino morbidezza. Una volta completato ciò, indossate il vostro giubbotto nuovo di zecca e vedrete che successo!
Sul web si trovano tanti spunti ma la vostra fantasia saprà suggerirvi mille idee…certamente diverse dall’utilizzo fatto da una signora che ha deciso di trasformare i vecchi jeans di famiglia in vasi porta piante…