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Assistenza agli alunni disabili, Fiadel-Cisal incontra Scavone

Assistenza agli alunni disabili in Sicilia. Fiadel-Cisal incontra l’assessore Scavone. “Si tutelino 2 mila lavoratori, no a nuove assunzioni. A Messina il via ai centri estivi”

di Redazione

“L’Ufficio scolastico regionale ha annunciato di voler fare a meno di oltre 2 mila operatori che da 25 anni assistono gli alunni disabili in Sicilia nelle scuole di ogni ordine e grado: diciamo no alle nuove assunzioni, se queste comportano il sacrificio di chi da oltre due decenni garantisce i servizi. L’assessore Scavone ha promesso un incontro al più presto e noi rimarremo vigili. Bene invece il via libera ai centri estivi per la Città metropolitana di Messina”.
Lo dicono Clara Crocè, Gianluca Cangemi e Nicola Scaglione della Fiadel-Cisal, sindacato che oggi ha tenuto un sit-in di fronte l’assessorato regionale al Lavoro a Palermo.

“Questa mattina, dopo il presidio, siamo stati ricevuti dall’assessore regionale Antonio Scavone insieme al deputato regionale Danilo Lo Giudice – spiegano Crocè e Cangemi – e se non possiamo che essere soddisfatti per l’autorizzazione alla Città metropolitana di Messina dei centri estivi per i ragazzi disabili, cosa che consentirà a un centinaio di operatori di tornare in servizio dopo il lockdown, dall’altro siamo preoccupati per gli oltre 2 mila lavoratori in tutta la Sicilia”.

No a personale non qualificato

“L’Ufficio scolastico regionale ha infatti deciso – continuano – di non richiamare a settembre chi da 25 anni opera nelle scuole ma di impiegare personale non qualificato, ricorrendo addirittura a nuove assunzioni. Uno schiaffo in faccia a chi in questi anni ha assicurato i servizi pur fra mille difficoltà. Scavone ha garantito la convocazione di un tavolo tecnico con l’Ufficio scolastico e tutti i sindacati e ha comunicato di aver chiesto a tutti gli enti locali una mappatura completa degli operatori e dei bisogni. Fiadel-Cisal sensibilizzerà i parlamentari regionali e nazionali e farà sentire con forza la propria voce per evitare questo scempio”.

Ufficio Stampa Cisal Sicilia

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