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Agenzia Magnum: i fotografi e la bottiglia di champagne

Elevato afflusso di visitatori alla GAM per la mostra del grande fotografo Henri Cartier-Bresson...

di Redazione

Elevato afflusso di visitatori alla GAM per la mostra del grande fotografo Henri Cartier-Bresson

 

di  Andrea di Napoli 

Consapevoli dell’importanza che aveva assunto la Fotografia per veicolare le notizie sui giornali e sulle riviste ed avendo capito che attraverso gli articoli o le didascalie,  l’informazione poteva facilmente venire alterata, nel 1947 alcuni intraprendenti fotografi ritennero fosse giunto il momento di procedere in modo autonomo, rispetto all’editore, ed indipendente, nei confronti del potere; pertanto, decisero di esercitare un maggiore controllo sulle immagini prodotte e di mantenerne personalmente il diritto d’autore per tutelarle dagli usi inappropriati anche dopo averne consentito la pubblicazione.
Durante le riunioni del gruppo, i membri fondatori, tra i quali Robert Capa, David Seymour ed Henri Cartier-Bresson, stappavano solitamente una bottiglia Magnum di Champagne. La “buona abitudine” ispirò il nome scelto per l’Agenzia destinata a diventare “grande” e famosa in tutto il mondo.
Da allora i migliori professionisti che aspirano a far parte dell’Agenzia Magnum devono, ovviamente, presentare un proprio portfolio e, qualora ammessi, vengono affiancati per due anni da uno dei fotografi già associati. Solo al termine dei due anni, verificata la validità dei lavori prodotti, i fotoreporter entrano effettivamente a far parte dell’agenzia.  Attualmente la Magnum Photos conta una sessantina di fotografi in attività.
Con scrupolosa competenza, oltre all’archivio e alle pubblicazioni, di solito la Magnum contribuisce anche a curare correttamente le decine di mostre che ogni giorno vengono allestite nel mondo con il materiale fotografico realizzato in 70 anni  dai vari soci.agenzia magnum
Lo straordinario successo che sta riscuotendo fin dai primi giorni la mostra “Henri Cartier Bresson Fotografo” ed il gran numero di visitatori che ogni giorno affollano la GAM di Palermo, sono la naturale conseguenza della pregevole qualità artistica delle fotografie e della fama che circonda il nome del loro autore.

Con apparente semplicità Cartier-Bresson riusciva a cogliere il “momento decisivo”, a rappresentare proprio l’istante della vita quotidiana in cui tutti gli elementi presenti sono in armonioso equilibrio ed a sostituire le usuali “ricostruzioni” fittizie e le pose stereotipate con il realismo e la spontaneità. I magnifici risultati non sono stati ottenuti grazie alla rapidità d’esecuzione, bensì alla pazienza ed alla discrezione con cui il fotografo ha atteso che la scena si componesse, che l’immagine si generasse davanti all’obiettivo, mantenendo sempre, rispettosamente, una “giusta distanza”dai soggetti. Considerato, a ragione, un iniziatore ed ineguagliato maestro della street phototografy, Henri Cartier-Bresson si è espresso soprattutto attraverso il paesaggio urbano e le scene di vita quotidiana alle quali, con efficace modernità, ha saputo aggiungere anche una significativa forma di umanità.
Le 140 fotografie in bianco e nero esposte sono state realizzate in un arco di tempo che va dagli anni ’30 ai primi anni ’60 del secolo XX, ma stampate attraverso un procedimento chimico che risale a non più di quarant’anni fa. Tuttavia, sebbene non si tratti di esemplari rigorosamente vintage, ma di “later prints”, è stato mantenuto il formato indicato dal loro autore ed il margine nero per delimitare il fotogramma originale è presente quasi sempre; solo in tre casi lo stesso Cartier–Bresson aveva proceduto opportunamente a “tagliarle” per conferire alle immagini una più efficace capacità di comunicazione.
Alcuni mesi fa, durante lo scorso inverno, la GAM aveva dedicato una analoga esposizione antologica ad un altro celebre fotografo della Magnum, Steve McCurry, e, nel mese di gennaio 2019, per concludere l’articolato progetto, è prevista una terza mostra temporanea che riguarderà le immagini realizzate da Ferdinando Scianna, il primo italiano che, nel 1982, entrò a far parte della medesima agenzia fotografica.
La mostra “Henri Cartier_Bresson Fotografo”, promossa dal Comune di Palermo, è stata curata da Denis Curti insieme alla manager della Magnum Andrea Holzherr ed organizzata da Civita in collaborazione con Agenzia Magnum e Fondazione H.C.B.. Allestita presso la GAM di Palermo, in via sant’Anna 21, la mostra sarà aperta al pubblico fino al 25 febbraio 2018 nei seguenti orari:

Dal martedì alla domenica ore 9.30 – 18.30, Il venerdì chiusura alle 22.30 Lunedì chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima

Biglietti La mostra è accessibile con un biglietto dedicato o con un biglietto cumulativo che comprende anche la visita della Galleria d’Arte Moderna.

Intero € 10,00 Cumulativo Mostra + Museo € 12,00

Ridotto € 7,00 per gruppi (minimo 15 persone), visitatori tra i 19 e i 25 anni, maggiori di 65 anni, titolari di apposite convenzioni. Gratuito per visitatori fino ai 18 anni, scolaresche, 1 accompagnatore per classe, visitatori diversamente abili con accompagnatore, studenti dell’Accademia Belle Arti di Palermo, giornalisti (iscritti all’Albo o accreditati), soci ICOM, guide turistiche

 

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