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A Marsala si celebrano i 50 anni del ritrovamento della nave punica

A Marsala si celebrano i 50 anni dal ritrovamento della Nave Punica. La Sala espositiva sarà intitolata all’archeologa Honor Frost che per prima studiò il relitto L’Assessore Samonà: “Approfondire il passato per pensare e progettare il futuro"

di Redazione

Venerdì 15 ottobre, a partire dalle 9.30, al Museo archeologico regionale Lilibeo-Marsala si svolgerà un convegno internazionale su “La nave punica di Lilibeo-Marsala, a 50 anni dalla scoperta”.
L’importante evento, realizzato con il sostegno della “Honor Frost Foundation” e la collaborazione del “Centre Camille Julian – Aix Marseille Universitè CNRS”, del Centro “ARC Nucleart” di Grenoble e dell’Università di Southampton (UK) si propone, a cinquant’anni dal ritrovamento della Nave Punica, di rendere conto degli esiti della ricerca. Ma anche di prospettare interventi di restauro e di valorizzazione del prezioso relitto.


L’archeologa subacquea Honor Frost


Il convegno permetterà anche di promuovere e di valorizzare l’eredità scientifica dell’archeologa subacquea Honor Frost, il cui nome è strettamente legato a questo importante reperto. Fu lei, infatti, che diresse lo scavo, culminato nel recupero del relitto. E ad Honor Frost sarà intitolata la Sala espositiva della nave punica, al fine di valorizzarne l’eredità scientifica. Grazie alle testimonianze di protagonisti dell’epoca e alla riscoperta di documenti d’archivio inediti sarà, inoltre, possibile ripercorrere la storia della Nave Punica. Ma anche illustrare le ultime tecniche di restauro e conservazione applicate a reperti di tale importanza provenienti dal mare. Ciò al fine di garantire che si conservino per le generazioni future.

Un’importante riflessione a 50 anni


“A cinquant’anni dal ritrovamento – sottolinea l’assessore regionale dei Beni culturali, Alberto Samonà – si realizza un significativo e, direi essenziale, momento di riflessione sulla nave punica. Riflessione che mette a fuoco l’evoluzione della ricerca e i possibili interventi di valorizzazione. Non v’è dubbio che la Nave rappresenti un simbolo per Marsala. Ma quel che oggi è più importante, è pensare al relitto punico come motore di una narrazione nuova, affascinante. Una narrazione che parta dalla città di Marsala, per raccontare la Sicilia più bella. La nostra storia, infatti, è un serbatoio inesauribile. Ed è per questo che scoprire l’antico è essenziale per progettare il futuro. Partire dall’antica Lilibeo, dunque, per tracciare la direzione di una Sicilia che punta e investe sulla Cultura. Questo lo scopo che come governo regionale ci siamo prefissi e stiamo portando avanti con convinzione”.

Come si articolerà il convegno


I lavori del Convegno si articoleranno in due sessioni. La prima dedicata alla storia delle ricerche attraverso le testimonianze di persone. Persone che, a diverso titolo, furono coinvolte nel recupero, la conservazione e valorizzazione della Nave punica. La seconda, incentrata sugli aspetti della conservazione, restauro, documentazione e allestimento museografico.

L’occasione rappresentata dal convegno

“Il convegno rappresenta una importante occasione per celebrare, a cinquant’anni dalla scoperta della Nave punica, la figura dell’archeologa inglese Honor Frost. Nonché, l’eredità scientifica legata al recupero, studio e musealizzazione del relitto. Desidero ringraziare la Honor Frost Foundation e la presidente Alison Cathie. Quest’ultima ha promosso e sostenuto la realizzazione dell’evento, e gli studiosi, che a diverso titolo daranno il loro contributo. Il confronto tra le diverse Istituzioni scientifiche coinvolte – evidenzia Anna Maria Parrinello, direttrice del Parco archeologico Lilibeo-Marsala – costituirà un importante momento di riflessione. Ma anche l’inizio di una nuova fase di ricerche per la migliore valorizzazione della Nave. Bene archeologico di straordinaria rilevanza, che ha costituito la ragion d’essere dell’istituzione del Museo archeologico regionale di Marsala nel 1986”.

I lavori dell’archeologa inglese nel ’70

L’archeologa inglese, incaricata dalla British School at Rome, in collaborazione con la Soprintendenza alle Antichità della Sicilia Occidentale giunse a Marsala nell’estate del 1970. Vi arrivò con una équipe di volontari che eseguirono ricognizioni subacquee archeologiche sulla costa a nord di Marsala. Fu verso la fine della seconda stagione, il 7 agosto del 1971, che furono scoperti i resti di una nave antica. Una nave, definita subito punica per la presenza di segni alfabetici fenicio-punici sulla sua poppa. Seguirono tre anni di campagne di scavo archeologico, ultimate nel 1974 con il recupero anche di alcune parti della cosiddetta Sister Ship.

Un’importante testimonianza


Secondo alcuni studiosi la nave è un’importante testimonianza della Prima guerra punica. Della quale si conserverebbe la parte di poppa e la fiancata per circa 10 metri di lunghezza e tre di larghezza. Secondo altri una nave oneraria, per il trasporto delle merci. Tutte questioni che verranno affrontate nel corso del convegno di giorno 15.
Secondo l’archeologa Rossella Giglio, direttrice del Parco archeologico di Segesta, che ha effettuato approfonditi studi sul reperto, la nave avrebbe avuto una lunghezza di m. 35, larghezza di 4,80, stazza di 120 tonnellate. Inoltre, un possibile equipaggio di 68 vogatori, 34 per lato, che azionavano i 17 remi di ogni fiancata.

La tecnica di costruzione della nave


La nave è stata costruita secondo la tecnica detta «a guscio portante», basata sulla realizzazione prima del fasciame poi della struttura interna. La parte esterna era rivestita da lamiere di piombo fissate con chiodi di bronzo. Mentre un tessuto impermeabilizzante era posto tra il fasciame e il rivestimento metallico. I segni geometrici che si trovano sulla nave costituivano le linee-guida per la costruzione secondo una moderna tecnica modulare. E costituiscono, già da soli, una testimonianza di grande importanza. La nave aveva un’ancora, una chiglia e un rostro.

Il convegno

Il convegno è aperto al pubblico fino ad esaurimento dei posti. La partecipazione gratuita. È possibile anche seguire i lavori on line collegandosi al seguente link: https://us06web.zoom.us/j/89701138047 ID riunione: 897 0113 8047 (fino ad un massimo di 300 partecipanti). Assessorato dei Beni Culturali

Addetto Stampa
Maria Giambruno

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