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54 arresti per truffa e corruzione fra Caltanissetta e Agrigento

di Redazione

La Guardia di Finanza ha eseguito su tutto il territorio nazionale 54 provvedimenti giudiziari emessi dal gip del tribunale di Gela, Lirio Conti, su richiesta del pm Lucia Liotti.

 

di Giulia Noera 

Le 54 persone sono state raggiunte da ordinanze di custodia cautelare in carcere, arresti domiciliari e obbligo di firma e su di loro pende l’accusa di associazione a delinquere, fatturazioni false, truffa e corruzione.
Come riferisce l’Ansa: “Uno stretto riserbo circonda l’intera inchiesta che riguarda il Nisseno e l’Agrigentino, e altre province del Sud, del Centro e del Nord.
Dalla procura della Repubblica che dirige le indagini non filtrano indiscrezioni. Tra gli indagati con obbligo di firma figurerebbero anche un avvocato e un esponente della sede di Gela di una università privata di Roma.
Fra gli arrestati figura anche il consigliere comunale dell’Api Lorenzo Tricoli per il reato di false fatturazioni. Il gip ha disposto per il commercialista originario di Sommatino gli arresti domiciliari. Tricoli, ex sindaco di Sommatino per l’Udeur, è stato eletto in consiglio comunale a Caltanissetta con il Pdl, poi è passato al Pdl Sicilia; terminata l’esperienza con Gianfranco Micciché ha militato nel gruppo misto prima di approdare definitivamente nell’Api di Rutelli. Tricoli è stato già condannato in primo grado per abuso d’ufficio relativo a spese sostenute dalla sua giunta quando era sindaco di Sommatino. E’ in attesa della sentenza di secondo grado. L’arresto di stamani rientra in una più ampia operazione ancora in corso da parte della guardia di finanza

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