Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – Testata di approfondimento fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalist* indipendenti

Cibercibi e ciberobesi. L’obesità il male del secolo

L’obesità è uno dei maggiori problemi di salute pubblica a livello mondiale. Ormai è diventato il male del secolo. I dati mondiali, nazionali e regionali, che riportiamo nel nostro articolo, ci daranno un'idea delle proporzioni del fenomeno. Cause, malattie e rimedi

Lo stress e il logorio della vita moderna imperversano sul quotidiano e ci inducono a fare tutto in fretta e in maniera inconsapevole.
Anche l’alimentazione rientra in questo meccanismo del ‘mordi e fuggi’, con pesanti ripercussioni sulla salute. Purtroppo, non ci limitiamo a mangiare in fretta, ma mangiamo pure male.
La scelta alimentare ricade, sempre più spesso, su cibi surgelati o cibi in scatola. Puri surrogati senza tempo, né stagione, oltre che insapore, incolore e inodore, ma, in compenso, molto docili alle nostre esigenze di tempo. L’eccesso di alimenti incongrui a una sana alimentazione, secondo i nutrizionisti, è la principale causa di sovrappeso, di cui è affetta buona parte della popolazione occidentale. Sovrappeso che si traduce, spesso, in obesità, diventata, oggi, la malattia del secolo e del benessere.


Obesità nel mondo

L’obesità è uno dei maggiori problemi di salute pubblica a livello mondiale.
Secondo dati dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), nel mondo, si stima che circa 800 milioni di persone vivono in questa condizione riconosciuta come patologia. Altrettanti sono in sovrappeso grave e, quindi, a rischio di sviluppare l’obesità.
Sempre a livello mondiale, le persone coinvolte si suddividono in 650 milioni adulti, 340 milioni adolescenti e 39 milioni di bambini.
Questo numero è ancora in aumento, tanto che riguarderà, entro il 2025, circa 167 milioni di persone.
Il numero di persone obese nel mondo è triplicato a partire dal 1975.
Negli ultimi 40 anni, in molti Paesi, si è osservato un aumento della prevalenza di sovrappeso/obesità, sia nei bambini sia negli adulti.


Obesità in Italia 

In Italia, è in crescita, con un incremento percentuale allarmante. Nella Penisola, l’obesità è diffusa su tutta la popolazione. In particolare, riguarda l’11% dei 18-69enni e il 14% degli ultra 65enni.
Tra gli adulti di 18-69 anni, l’obesità cresce con l’età, passando dal 5% dei 18-34enni al 15% dei 50-69enni).
Inoltre, è più frequente fra gli uomini rispetto alle donne, rispettivamente 12 e 10 per cento.
E’ più frequente nelle Regioni meridionali, con il 12% contro il 9% del Centro e il 10% del Nord.
Cipro, Italia, Grecia, Malta e Spagna mostrano i più alti tassi di obesità. La prevalenza in Italia è pari al 18%. Dato in aumento negli adolescenti: l‘Italia si colloca nella fascia centrale della graduatoria dei Paesi dell’Unione Europea, con un livello pari al 19%.
Il 42,4% di adulti di età 18-69 anni sono in eccesso ponderale: 31,6% in sovrappeso e 10,8% obesi.
Dai dati ISTAT, emerge che in Italia il 46% degli adulti è in sovrappeso, mentre 1 persona su 10è obesa. 
Un maschio italiano su 2 è in sovrappeso. Uno su 10 è obeso. Una donna italiana su 3 è in sovrappeso. Una su 10 è obesa.


Obesità in Sicilia

In Sicilia, l’obesità patologica nella popolazione adulta rappresenta il 12% della popolazione.
Il dato che colpisce particolarmente è la distribuzione geografica, in base alla quale si registra una prevalenza più elevata nell’area centro-meridionale rispetto alle regioni del nord.
I risultati di una rilevazione statistica, individua regione per regione il problema, calcolando con metodo ponderato che in Sicilia il 34,3% di adulti sia sovrappeso e ben il 13,1% obeso.
Al di sopra la media nazionale. In generale è tutto il sud a ‘pesare’ nella classifica.


L’obesità tra i minori

Neanche i bambini rimangono indenni da questi dati. Anzi, la fascia infantile è quella particolarmente colpita. Allarmanti le cifre tra i minori. Tra l’altro, l’insorgenza di obesità in età pediatrica predispone alla persistenza della stessa in età adulta. Il 40 per cento circa dei bambini obesi è destinato a essere obeso da adulto, mentre la percentuale sale al 70 per cento per gli obesi in età adolescenziale.
Circa 4 bambini su 10 in Italia sono sovrappeso o obesi e quindi a rischio di sviluppare malattie non trasmissibili.
Le scorrette abitudini alimentari sono ancora molto diffuse tra i bambini, così come la sedentarietà.
L’educazione alimentare resta un nodo cruciale. Il 9 per cento dei bambini salta la prima colazione e il 31 per cento fa una colazione scorretta, dove non c’è equilibrio tra carboidrati e proteine. Il 67 per cento, invece, fa uno spuntino a metà mattina troppo abbondante. Il 21 per cento non consuma mai frutta e/o verdura. Il 43 per cento consuma abitualmente bevande zuccherate e/o gassate.
Se è vero che la salute dipende prevalentemente da un giusto equilibrio alimentare, è altrettanto vero che una buona educazione alimentare, impartita sin dai primi anni di vita, riuscirebbe a ridurre notevolmente il fenomeno.


Malattie legate all’obesità

E’ da sottolineare che un’alimentazione malsana rappresenta un fattore di alto rischio per l’insorgenza di malattie cronico-degenerative quali malattie cardio-circolatorie, dismetaboliche, aterosclerosi e tumorali, nonché il diabete mellito. 
L’obesità rappresenta, quindi, uno dei maggiori problemi di salutepubblica a livello mondiale che incide in maniera decisa sulla durata della vita perché si accompagna spesso a una numerosa serie di comorbidità. Cioè, una sovrapposizione e influenza reciproca di più patologie connesse fra di loro, tra le quali: diabete, ipertensione, dislipidemia, malattie cardio e cerebrovascolari, tumori, disabilità.
Secondo le proiezioni dellOrganizzazione Mondiale della Sanità, se non si inverte la rotta urgentemente nel 2030 avremo quasi un raddoppio dell’obesità che, sommata al sovrappeso, costituirà circa il 70% della popolazione globale.
Sono circa 3 milioni all’anno i decessi attribuibili direttamente all’obesità. Obesità e sovrappeso rappresentano il quinto più importante fattore di rischio per mortalità globale e un obeso grave riduce di circa 10 anni le aspettative di vita e ne passa 20 in condizioni di disabilità.


Dieta e alimentazione

Da molti anni, dunque, si assiste a un incremento di molte patologie legate all’alimentazione.
Le cause di questo fenomeno sono tante, tra quelle più determinanti, il progressivo abbandono della dieta mediterranea, un consumo eccessivo di cibi insani e una vita molto sedentaria.
Oggi, nella nostra società, parliamo di malnutrizione più per eccesso che per difetto, evidenziando manifestazioni subcliniche dovute a scarsa introduzione di alcuni principi nutrizionali, come vitamine, fibre, minerali. Questa malnutrizione dipende dall’errata scelta degli alimenti, da una conservazione non corretta e da preparazioni gastronomiche non idonee.
Non è vero, comunque, che oggi si mangia di più. Anzi, l’assunzione calorica media è, addirittura, diminuita, passando da 2600 calorie al giorno di 50 anni fa, circa, a 2300 calorie al giorno degli ultimi decenni.


Stile di vita corretto

Uno stile di vita caratterizzato da corrette abitudini alimentari e una pratica regolare di attività fisica si associa a un miglioramento delle condizioni di salute e a una riduzione del rischio di complicanze, con un effetto particolarmente benefico sulle malattie cronico degenerative.
Una sana alimentazione, per avere effetti benefici sulla salute, deve essere necessariamente legata a una regolare attività fisica. Quest’ultima è in grado di prevenire l’insorgenza di patologie cronico degenerative.
Molto spesso, quando parliamo di dieta, come Igiene alimentare soprattutto, vige la regola del “Fai da te”. Niente di più sbagliato. Se non volete che tanti sforzi, come diete drastiche ed esercizi estenuanti improvvisati vadano in fumo, è bene rivolgersi a figure esperte. Un dietologo nutrizionista è quello che fa al vostro caso. In base alla propria situazione, sarà in grado di aprirvi la giusta strada.
Oltre a suggerirvi una corretta alimentazione, vi guiderà verso un corretto stile di vita.
Un prezioso contributo, inoltre, potrà essere fornito dagli integratori. Ne esistono tanti e, se opportunamente utilizzati, forniranno un’accelerata al percorso che avete intrapreso per ritornare in forma. Vanno dalle migliori soluzioni per riattivare il metabolismo ai ‘brucia grassi’.
Ma anche quando ricorriamo agli integratori naturali, mai farlo da soli. Improvvisarsi degli esperti anche in questo campo, potrebbe rivelarsi più controproducente dello stesso sovrappeso.
Occhio, quindi, ai prodotti, alle diete e alle figure professioniste che vi seguiranno in questo delicato percorso alla ricerca della piena forma fisica.
Ne va della vostra felicità

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