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Legge pro consumatori: si attende l’ARS

Le associazioni dei consumatori chiedono che la Sicilia si doti di una normativa moderna ed efficace per la tutela dei diritti dei consumatori...

Mentre si attende che l’Assemblea Regionale Siciliana discuta il disegno di legge 1227 di iniziativa parlamentare (prima firmataria l’On.le Mariella Maggio del gruppo parlamentare del Partito Democratico), le associazioni dei consumatori lavorano lontane dai riflettori affinché la Sicilia si doti di una normativa moderna ed efficace per la tutela dei diritti dei consumatori

 

di  Alfio La Rosa *

Mentre si attende che l’Assemblea Regionale Siciliana discuta il disegno di legge 1227 di iniziativa parlamentare (prima firmataria l’On.le Mariella Maggio del gruppo parlamentare del Partito Democratico), le associazioni dei consumatori lavorano lontane dai riflettori affinché la Sicilia si doti di una normativa moderna ed efficace per la tutela dei diritti dei consumatori.
Il Ddl 1227 propone una normativa che modifica in modo profondo la precedente legge regionale, risalente al 1994. Le associazioni dei consumatori presenti sul territorio regionale, nel frattempo, hanno avviato un percorso comune per la definizione di una legge regionale per la tutela degli utenti.

Federconsumatori Sicilia è convinta che sia possibile in tempi rapidi, prima della fine della legislatura, arrivare a legiferare sulla materia. L’associazione fa appello, pertanto, alla volontà “politica” dei soggetti interessati, Governo regionale e Gruppi parlamentari, forze economiche e sociali di approvare finalmente una legge di riforma per i diritti dei consumatori e, pertanto, di ciascun cittadino, di ognuno di noi a prescindere dal ruolo che ha nella comunità.

Legge pro consumatori  federconsumatori

Il 29 marzo 2016 Federconsumatori Sicilia ha promosso un convegno dal titolo “Una nuova legge regionale per i diritti dei consumatori” – alla presenza del Presidente nazionale dell’associazione Rosario Trefiletti – con lo scopo principale di riaprire il dibattito ad alto livello tra la politica e le associazioni dei consumatori sulla necessità di approvare una nuova legge regionale di riforma per la tutela dei diritti dei consumatori.
Al convegno hanno partecipato il governo regionale rappresentato dal Vice Presidente ed Assessore delle Attività Produttive Mariella Lo Bello, alcune forze politiche rappresentate nel parlamento siciliano, alcune forze economiche e sociali, che hanno condiviso la necessità di riformare l’attuale normativa.

Da ormai troppo tempo, sono più di 22 anni dalla emanazione della legge del 1994, si attende una normativa regionale che tuteli realmente i consumatori siciliani e che, come prevedono le leggi nazionali ed europee, permetta alle associazioni di tutela di svolgere pienamente il proprio ruolo.

La Sicilia, tra l’altro, è stata tra le prime in Italia a legiferare sulla materia attraverso una normativa che conteneva anche importanti enunciazioni di principi ed aveva consentito un primo momento di regolazione e sviluppo delle Associazioni nel territorio siciliano. Il bilancio, purtroppo, ad oggi è decisamente insufficiente rispetto alle aspettative che la normativa, la legge Regionale 7 del 23 maggio 1994, aveva sollevato.

La Legge, ancora in vigore, e rimasta in gran parte inapplicata e non è stata in grado di dare una omogeneità complessiva nell’azione di tutela dei consumatori nell’esercizio dei loro diritti in ogni settore mancando di precise strategie, di obiettivi prioritari e di misure specifiche efficaci in grado di raggiungere tali obiettivi.

Si tratta di un testo ormai datato alla luce dell’evoluzione della normativa sia a livello comunitario che nazionale ed incapace di dare risposte e strumenti idonei a esercitare la tutela dei diritti in un mondo che si evolve velocemente e che amplifica fortemente le disuguaglianze sociali, ancor di più acuite in questi ultimi anni dalla grave crisi finanziaria, economica e sociale.

Serve una nuova Legge, quindi, che recepisca pienamente le normative europee vigenti (a partire dal Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea articolo 169 e dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea articolo 38) e quelle nazionali (Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 “Codice del consumo”, articolo 7 della legge 29 luglio 2003, n. 229).

La posizione di Federconsumatori Sicilia è chiara, ed è stata espressa dall’associazione in varie occasioni ufficiali, compreso il convengno dello scorso marzo. Queste, in sintesi, sono le proposte di Federconsumatori:

Vogliamo una nuova Legge che metta al centro la tutela dei diritti dei consumatori, che assicuri una omogeneità complessiva nell’azione di tutela dei consumatori e nell’esercizio dei loro diritti in ogni settore della società, che individua precise strategie, obiettivi prioritari e misure specifiche efficaci, in grado di raggiungere gli obiettivi individuati.

Vogliamo una nuova Legge che riconosca la funzione sociale delle Associazioni di consumatori e utenti, attraverso la facoltà di esprimersi sugli atti di programmazione e sulle proposte di legge, sui contratti di servizio e sulle carte dei servizi che regolano i rapporti tra Regione, Enti Locali, aziende e consumatori/utenti nell’erogazione dei servizi di pubblica utilità e su tutte quelle materie che direttamente o indirettamente interessino i cittadini nella loro veste di consumatori e utenti.

Una nuova Legge che sia in grado di garantire un elevato livello di protezione dei consumatori, quali soggetti “deboli” del mercato (sia “liberalizzato” che “tutelato”) e in tutti i settori della vita istituzionale, economica, finanziaria e sociale.

Una nuova Legge che rafforzi la tutela del consumatore, mettendolo al centro della futura legislazione regionale, in tema di regolazione dei mercati, disciplina delle attività produttive ed erogazione dei servizi pubblici.

Una nuova Legge che punti a tutelare i consumatori nell’esercizio dei loro diritti di associazione, informazione, trasparenza e controllo sui singoli servizi, beni e prodotti.

Una nuova Legge che promuova e valorizzi le forme di associazione e di autotutela dei cittadini e, conseguentemente, favorisca forme di democrazia partecipata alle scelte delle istituzioni regionali e locali, garantendo adeguate modalità di informazione, di consultazione e partecipazione.

Una nuova Legge che adotti il metodo della consultazione delle Associazioni in tutte le materie riguardanti i consumatori e gli utenti per proporre modifiche motivate alla legislazione regionale, che garantisca alle associazioni della Regione pari opportunità nel rappresentare i vari interessi durante il procedimento normativo.

Una normativa avanzata rispetto alle leggi regionali vigenti, che renda più severi e trasparenti i requisiti necessari al riconoscimento delle Associazioni, sostenendo le forme di associazionismo libero e volontario che abbiano altresì contenuti e garanzie di rappresentanza e partecipazione democratica alla vita interna dell’associazione.

Occorre prevedere da parte del Parlamento regionale l’approvazione di un Piano di attività pluriennale, aggiornabile annualmente, su proposta della Giunta Regionale e sentito il parere del CRCU, nel quale siano definite le risorse da destinare alla promozione e tutela dei diritti dei consumatori, i criteri per la scelta dei progetti e dei programmi di attività da incentivare e le priorità di intervento, sul quale il CRCU esprime parere.

Una nuova Legge dove vengono sanciti gli obiettivi prioritari che la Regione nell’esercizio delle proprie competenze legislative e nello svolgimento delle funzioni amministrative deve perseguire in tutte le materie riguardanti la tutela dei consumatori e degli utenti.

Una efficace protezione contro i rischi per la salute e la sicurezza e contro i rischi che possono nuocere agli interessi economici e giuridici; la promozione e l’attuazione di iniziative tese all’informazione, formazione e alla educazione del consumatore ed utente.

La promozione e lo sviluppo dell’associazionismo fra consumatori e utenti al fine di garantire ad ogni cittadino la partecipazione ai benefici della vita associativa attraverso forme di associazionismo libero e volontario, che adottino misure e garanzie efficaci a tutela della rappresentanza e partecipazione democratica alla vita interna dell’organizzazione.

Una regolamentazione delle attività industriali, artigianali, agricole, commerciali e dei pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande nel rispetto della normativa statale e attraverso le proprie prerogative legislative ed amministrative derivanti dalla Statuto della Regione Siciliana al fine di migliorare e promuovere la trasparenza e la concorrenza nell’economia di mercato, favorire la qualità dei prodotti e valorizzare l’utilità sociale nello svolgimento dell’attività di impresa.

L’adozione di appositi codici di condotta che definiscono il comportamento dei professionisti come prevede l’articolo 27 bis del Codice del Consumo, in relazione a una o più pratiche commerciali o ad uno o più settori imprenditoriali specifici; la promozione di pratiche di consumo orientate al rispetto dei valori ambientali ed etici.

Nel corso dei prossimi mesi, insieme alle altre associazioni di tutela dei diritti dei consumatori, Federconsumatori Sicilia continuerà a mettere nero su bianco la sua idea di tutela del consumo e lo strumento normativo necessario a garantirla ai cittadini siciliani.

* Presidente Federconsumatori Sicilia

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