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Palermo. Storie dalla città interrotta di Luisa Maria Leto

di Redazione

In uscita ‘Palermo. Storie dalla città interrotta’ di Luisa Maria Leto. Quarant’anni di memoria e cultura di Luisa Maria Leto, edito da Navarra editore. Un saggio approfondito e brillante sulla storia di Palermo

a cura  della Redazione

Il libro di Maria Luisa Leto racconta le vicende dell’arte e della cultura a Palermo nell’epoca compresa fra la Seconda Guerra Mondiale e la fine degli anni Settanta, tratteggiando allo stesso tempo anche le vicende urbanistiche della città, dai bombardamenti del ’43 sino al Sacco edilizio e alla nascita delle borgate moderne.

Un’analisi che pone l’attenzione su espressioni molteplici di forme d’arte diverse, a partire da episodi celebri come le riunioni del Gruppo 63, le Settimane Internazionali di Nuova Musica, la realizzazione del film Il Gattopardo, fino a storie più trascurate e dimenticate, e per questo tanto più interessanti, come quella dei teatri cittadini, la Rassegna del Sacro nell’Arte e la vicenda, sociale e culturale, di Cortile Cascino.

Il saggio inizia descrivendo una città semidistrutta dalla guerra, che, a dispetto dell’isolamento e della povertà, s’inventa un modo per risollevarsi. Da quel momento in poi, dimostra come bellezza e declino siano coesistiti da una parte incredibili manifestazioni individuali, nel campo della musica, del cinema, del teatro, della letteratura, delle arti visive, dall’altra un costante declino che deturpa il volto della città, la sua struttura edilizia, e finisce con l’intersecarsi con altre problematiche, più insidiose e nascoste, come la miseria dei sobborghi e il fenomeno mafioso.

Palermo. Storie dalla città interrotta è un’indagine sulla memoria che,  attraverso i racconti dei suoi protagonisti, tenta di ragionare su quanto è sopravvissuto ai decenni che sono seguiti e su quanto invece è rimasto sommerso – tra gli intervistati Gaetano Testa, Anna Maria Sollima, Paolo Emilio Carapezza, Francesco Flaccovio, Giuditta Perriera, Fabio Carapezza Guttuso –.

Il risultato è una narrazione collettiva, una storia che ci sorprende e fa nostro un patrimonio che diversamente sarebbe solo cronaca e commemorazione.

Una storia della cultura e una fotografia della multiforme società civile di Palermo fra la seconda guerra mondiale e la fine degli anni Settanta: dalle riunioni del Gruppo 63, al Gattopardo, dal Cortile Cascino di Danilo Dolci al festival musicale Pop 70.

Un lavoro ampio, approfondito e vivace sulla storia di Palermo dagli anni Cinquanta ai Settanta che mira a riunire nel disegno di un’unica analisi espressioni molteplici di forme d’arte diverse, a partire da episodi ben noti – come le riunioni del Gruppo 63, le Settimane Internazionali di Nuova Musica, la realizzazione del film Il Gattopardo – fino a storie più trascurate e neglette, e per questo tanto più interessanti, come quella dei teatri cittadini, la Rassegna del Sacro nell’Arte, la vicenda, sociale e culturale, di Cortile Cascino, il festival musicale Pop 70, con presenze quali Chet Baker, Aretha Franklin, Duke Ellington.

Una enorme mole di informazioni, dettagli, retroscena di quaranta lunghi anni. Palermo emerge da queste pagine come una città dalla vita culturale fibrillante, ma al contempo tesa tra stridenti e sempiterne contraddizioni. La città in cui negli anni della guerra ci si ritrovava clandestinamente nei locali della libreria Flaccovio, dell’omonimo futuro editore, è la stessa in cui qualche anno dopo Danilo Dolci e Goffredo Fofi avrebbero attenzionato il Paese sulla situazione del borgo Cortile Cascino, in cui intere famiglie sopravvivevano a stento; la Palermo in cui musicisti e spettatori manifestarono, formando un corteo compatto, per richiedere il varo della legge regionale che consentisse la formazione dell’Orchestra Sinfonica Siciliana è la stessa che avrebbe poi consentito lo scempio del Sacco edilizio.

Il libro sarà in distribuzione nazionale e disponibile in tutte le librerie da metà gennaio.

Note sull’autore

Luisa Maria Leto ha scritto il suo primo libro a dieci anni, un racconto per bambini che diventò un gioco per la sua famiglia e per gli amici artisti, tra i quali il pittore Alfonso Leto, che ne realizzò le illustrazioni e la copertina.

S’interessa di arti, musica, diritto e letteratura. È tirocinante al Tribunale di Palermo, al fianco di un magistrato. Si è diplomata in flauto traverso al Conservatorio di Palermo e ha suonato nell’orchestra dello stesso, in un caso sotto la direzione di Nicola Piovani. Ha curato mostre per l’Accademia di Belle Arti di Palermo; collaborato con la rivista Il Palindromo; tutt’ora cura per la testata online ifioridelmale.it una rubrica incentrata sul tema della libertà, “storie di libertà e rivolta, ma anche di libertà e basta. Perché all’oppressione multiforme del potere ci si può opporre in molti modi, alcuni palesi, altri sotterranei”.

 

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