Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – Testata di approfondimento fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalist* indipendenti

Voglia di cinema!

di Massimo Arciresi

 

Vi consigliamo…di Massimo Arciresi

 

Maps to the Stars (id., Canada/USA/Francia/Germania, 2014) di David Cronenberg con Mia Wasikowska, Julianne Moore, John Cusack, Robert Pattinson

Che Cronenberg non sia tipo da mezze misure o uno che indora le pillole (o le supposte) già lo sappiamo. Quel che ci colpisce è il modo in cui la sua sorprendentemente coerente poetica riesce a prendere di mira la caduca Hollywood odierna (ma ieri era molto diversa?), con i suoi divi malati di presenzialismo (l’inarrivabile e giustamente premiata Julianne Moore è una conferma, l’inquietante e tossica baby star Evan Bird rappresenta un triste e reiterato fenomeno), i suoi “santoni” mediocri, i suoi osservatori dotati di insospettabile innocenza, senza perdere un grammo di acidità. Non c’è spazio per il recupero, i figli sono esiliati o spremuti, i fantasmi sono lì a rimordere le coscienze irrecuperabilmente atrofizzate. Il sesso è un mezz(ucci)o, il cinismo uno status. Un’opera che meriterebbe un trattato.

 

Oppure…

Le meraviglie (Italia/Svizzera/Germania, 2014) di Alice Rohrwacher con Maria Alexandra Lungu, Sam Louwyck, Alba Rohrwacher, Monica Bellucci

Fine anni ’90, Umbria. Una famiglia di apicoltori (agitato padre tedesco, madre paziente, quattro figlie femmine) ha a che fare con due eventi destabilizzanti: l’affidamento, a scopo riabilitativo, di un silente e problematico ragazzo (anch’egli straniero) e l’irruzione di una scalcinata (ma certo non percepita come tale) trasmissione televisiva nella cheta quotidianità rurale. Gran Premio della Giuria a Cannes per la regista Rohrwacher (al secondo lungometraggio, il primo con sua sorella Alba), la quale, scegliendo i suoi tempi, narra la paventata dissoluzione di un ambiente abbandonato al suo destino.

 

La frase della settimana

«E io una sognatrice!» Julia Louis-Dreyfus risponde incredula, in fase di presentazioni, a Catherine Keener, che le ha appena detto di essere una poetessa, in Non dico altro (Enough Said, USA, 2013) di Nicole Holofcener

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