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Mostra personale di Renato Tosini

di Redazione

Quattordici disegni di grandi dimensioni (cm 70×100), realizzati da Renato Tosini fra il 2005 ed il 2012, esposti alla galleria XXS aperto al contemporaneo fino a sabato 22 marzo.

La Redazione

Quattordici opere finemente tratteggiate a carboncino e gessetti, che costituiscono una selezione assai rappresentativa dell’ideare e agire artistici del grande pittore palermitano e che quindi possono a buon diritto essere considerate una efficace “summa” del suo operato pluridecennale. Non si tratta di semplici schizzi o di bozzetti finalizzati a successivi e più completi esiti pittorici (Tosini, purtroppo, non dipinge più da qualche anno e comunque predilige le pagine dei beneamati “moleskine” quale ottimale supporto per pensieri e sfoghi in libertà), ma di opere pienamente compiute e concluse in ogni dettaglio tecnico e linguistico, in grado di incarnare e veicolare a perfezione la sua peculiare e inconfondibile cifra stilistica. Sono infatti i suoi ormai tipici personaggi (i caratteristici “borghesi” calvi e corpulenti) ad animare gran parte di queste carte in esposizione, facendosi carico – ancora una volta – della salace critica che da sempre egli muove al mondo circostante. Essi non sono più i protagonisti delle grandi narrazioni per immagini che hanno caratterizzato i precedenti quadri ad olio – Tosini si è sempre definito uno “scrittore di dipinti” –, ma piuttosto dei soggetti monologanti in una concisa e disadorna trama da racconto breve o da acuto e fulminante aforisma. E ciò senza alcuna perdita di intensità visuale o di efficacia narrativa; anzi, la penetranza del segno grafico e la stringatezza dell’eloquio rafforzano vieppiù l’acidità urticante dell’invettiva, facendo di questi splendidi disegni un distillato del disprezzo maturato negli anni dall’autore per i vizi e i vezzi della società contemporanea. L’ironia graffiante e pungente – ormai divenuta duro sarcasmo – non lascia più alcuno spazio a quelle componenti di incanto fanciullesco che punteggiavano la pittura precedente. Ora prevale nettamente un linguaggio figurativo ove gli abituali connotati tardo-espressionisti e neo-oggettivi (riconducibili agli exempla teutonici di Beckmann, Dix e Grosz), seppur leggermente mitigati negli aspetti più aspri e crudi, si fanno esclusiva funzione d’una analisi lucida e impietosa delle innumerevoli miserie di cui è intrisa la natura umana. Un raffinato “pessimismo della ragione” – quello consegnatoci da Tosini con questo suo ultimo casellario umano – che non dà adito a speranze o indulgenze; una sequenza di impareggiabili “esercizi di stile”, in grado di raccontare la stessa e personalissima anti-utopia con un modulo espressivo (il solito e inconfondibile “tipo borghese”, caratteristicamente calvo e corpulento) eternamente uguale a sé e tuttavia continuamente rinnovato. Una radicata sfiducia nei confronti dell’uomo – e in particolare dell’uomo di potere – che Renato Tosini ripropone ogni volta con sfumature sorprendenti ed inattese, offrendoci prospettive sempre diverse (e mai ovvie) con cui guardare nel profondo la realtà.

La mostra Esercizi di stile, curata da Salvo Ferlito, integra e completa l’esposizione di dipinti di Tosini – Ritratto di artista come sonnambulo a cura di Sergio Troisi – attualmente in corso (fino al 25 aprile) alla Galleria Francesco Pantaleone Arte Contemporanea (via Vittorio Emanuele 303, Palermo), e potrà essere vista alla Galleria XXS aperto al contemporaneo (via XX Settembre 13 Palermo) fino al 22 marzo, dal martedì al sabato, dalle 17 alle 20.

La mostra si avvale anche del gentile contributo di Pucci Giuffrida delle cantine Al-Cantara di Randazzo.  

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