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Le Vie dei Tesori: l’Accademia di Belle Arti apre le porte alla città

di Redazione

Giunta alla settima edizione, “Le vie dei tesori”, manifestazione promossa dall’Università degli Studi di Palermo, si presenta come un Festival del capoluogo siciliano proponendo un circuito di visite, un fitto calendario di incontri, eventi per i bambini, mostre e concerti

 La Redazione 

 

In occasione delle ‘Vie dei Tesori’, un’intensa manifestazione promossa dall’Università degli Studi di Palermo, l’Accademia di Belle Arti di Palermo apre le sue aule e i suoi laboratori alla città, invitando i visitatori a lezione di storia dell’arte, pittura, scultura, disegno, scenografia, negli antichi edifici in cui ha sede, nel cuore del Papireto, ma anche negli spazi recuperati dei Cantieri culturali alla Zisa.

Giunta alla settima edizione, la manifestazione si presenta come un Festival del capoluogo siciliano, proponendo un circuito di visite, nonché un fitto calendario di incontri, eventi per i bambini, mostre e concerti.

Il progetto mette in rete istituzioni e associazioni che si occupano di formazione e cultura, in un connubio di idealità ed energie che costituiscono il motore più vivace della nostra città.

Partner di questa edizione anche l’Accademia di Belle Arti, che mostra alla città i propri edifici storici come Palazzo Santa Rosalia e Palazzo Fernandez e gli spazi ai Cantieri Culturali alla Zisa.

Docenti e studenti saranno i protagonisti dei weekend de “Le vie dei Tesori”: a lezione di storia dell’arte nelle aule di Palazzo Fernandez, esercitazioni a porte aperte di pittura, scultura, disegno, scenografia nei laboratori aperti durante i giorni della manifestazione.

Palazzo Molinelli di Santa Rosalia, è stato edificato alla fine del XVI secolo in un’area acquitrinosa poi prosciugata. La facciata su piazza Papireto, di impianto simmetrico, è caratterizzata dall’ampio portale manierista dal forte bugnato e dagli enormi finestroni incorniciati da eleganti lesene.

Il vicino Palazzo Fernandez risale alla metà del XIX secolo, completato dall’architetto Giuseppe Damiani Almeyda. L’edificio si presenta oggi rinnovato: ospita la biblioteca con sala multimediale e sarà sede del museo dell’Accademia, con le collezioni permanenti della gipsoteca e della pinacoteca.

Laboratori aperti anche negli spazi dei Cantieri: la Galleria Bianca (scuola di scultura), la Grande Vasca (scuola di fotografia), lo Spazio Nuovo (pittura, graphic design e audio video) e lo Spazio Ducrot (scenografia e moda).

 

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