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Otto anni di Addiopizzo

di Redazione

 

Al Giardino Inglese la testimonianza di chi dice di no alla mafia ogni giorno

 

di Alessia Franco

Pago chi non paga: uno slogan che si ripete ormai da otto anni, lanciato dai ragazzi di “Addiopizzo”.

Anche quest’anno, il Giardino Inglese è stato teatro della fiera del consumo critico. Dal 17 al 19 maggio, tra gli stand in mezzo al verde, si è riunito il mondo delle piccole attività, ma anche associazioni, palestre e tutto quanto ruota attorno al consumo virtuoso. Un modo, insomma, per ribadire che pagare il pizzo significa foraggiare la criminalità organizzata e danneggiare proprio tutti: produttori, venditore e acquirenti.

Attraverso questo circolo virtuoso – che i visitatori ogni anno compiono anche materialmente, in giro per gli stand del Giardino Inglese – è stato possibile conoscere i volti di chi, attraverso la propria attività, ha detto e continua a dire no alla prepotenza mafiosa ogni giorno. Una tre giorni che ha coinvolto anche operatori della scuola, dell’educazione e dello spettacolo, attraverso workshop, spettacoli, momenti di aggregazione anche per i più piccoli.

Quest’anno la festa ha avuto il valore aggiunto della sostenibilità ambientale: attraverso la partnership di Amia, Amap e Amg, sono stati installati contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti, punti d’acqua potabile e un nuovo impianto d’illuminazione.

La fiera, con un programma fittissimo, si è aperta alle 9 di venerdì con il corteo delle scuoleLiberacittà Addiopizzo!”, che ha percorso i quartieri Libertà e Montepellegrino e si è chiusa  domenica alle 17.30 con danze e canti meditativi  a cura dello spazio Zoema.

Moltissimi gli artisti che hanno voluto dare il loro contributo: dalle guest star Teresa Mannino, Corrado Fortuna e PIF ai danzatori di tango Silvina Larrea e Pablo Pouchot, da Costanza Licata e Salvo Piparo a Luigi di Gangi e Ugo Giacomazzi, solo per citarne alcuni.

Moltissimi anche i momenti di riflessione che hanno visto coinvolti giornalisti, politici, esponenti della pubblica sicurezza, intellettuali che hanno ragionato su alcuni dei temi più scottanti della società. Così come moltissimi sono stati i momenti di attività all’aria aperta, dallo yoga al tango. Molti i momenti di aggregazione anche per i più piccoli,
sempre attorno a tematiche sociali e sostenibili.

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