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Opera sulla mafia di Buttitta rappresentata da studenti bagheresi

di Redazione

A due anni dalla pubblicazione del testo, che risale al 1957, 22 studenti del laboratorio teatrale del liceo scientifico “Giuseppe D’Alessandro” di Bagheria portano in scena a Palermo  l’inedito e unico testo teatrale, fra l’altro scritto in italiano, del poeta e drammaturgo bagherese Ignazio Buttitta: Portella della Ginestra.

Venerdì 28 settembre alle ore 21, in anteprima nazionale, nel cortile Maqueda di Palazzo Reale. L’iniziativa, realizzata grazie alla collaborazione di Rosamaria Spena, parte dal concetto di teatro che ispira il “laboratorio”, ossia l’impegno civile per il riscatto dalla mafia, e vuole farsi portavoce e interprete del sentimento di rifiuto della rassegnazione di cui Buttitta ha permeato il dramma: la denuncia delle drammatiche condizioni degli schiavi della terra; la rivolta del popolo per la giustizia economico-sociale; il dolore, l’amore, ma anche l’affermazione degli ideali di libertà, di uguaglianza, di fratellanza.

Un impegno civile e antimafia assai importante in un territorio come quello di Bagheria, che ha portato il “laboratorio” ad essere scelto dall’Inda di Siracusa come scuola-pilota nel progetto “Prometeo” e che alcuni degli studenti hanno proseguito diventando attori professionisti.

Un impegno che la Biblioteca dell’Ars intende simbolicamente premiare donando ai giovani attori e a tutti gli studenti presenti una maglietta con il logo “Mai rassegnati!”, un modo semplice per portare “in giro” il messaggio di riscatto del popolo siciliano che non si è mai rassegnato al  ricatto della mafia.

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